IlSussidiario contro lo spot Vodafone: a me piace la gnocca quindi dovete darmi la gnocca


«Bei tempi quando una G metteva d'accordo tutti. S'intende la G di Gnocca. Nel caso di Vodafone, la G di Gale, Megan Gale. Sono passati anni. Ma adesso che si tratta di 4G? Tocca adeguarsi ai tempi: la G di Gay. Ed ecco lo spot della mammina e compagna, una dopo la dolce attesa ha partorito la creaturina».
Così Maurizio Vitali de Il Sussidiario commenta la presenza di una famiglia omogenitoriale nel nuovo spot della compagnia telefonica.
L'articolo si lancia poi in una lunga digressione sulle varie aziende colpevoli di aver prodotto spot gay-friendly, precisando come «l'omofobia a me pare più inventata che reale» e che «la differenza tra gay ed etero non mi consta riguardare l'orientamento, che so, gastronomico, ma quello sessuale. La cosa è un filino diversa». Ma quel che appare evidente è come il punto focale dell'intero discorso sia uno solo: all'autore dell'articolo piace la gnocca e vuole la gnocca. Non importa nulla se il termine utilizzato è sessista e se al mondo esiste anche un pubblico gay o femminile (che alla gnocca preferirebbe altro)... lui vuole quello e il mondo deve basarsi su quello. Allo stesso modo all'autore dell'articolo da fastidio chi gusti sessuali diversi e quindi le aziende non devono fargli vedere che esiste la diversità. È lui che, sulla base della sue limitate esperienze, deve dettare le regole di ciò che può o non può esistere.
Ed in fondo che degli altri non importi nulla appare evidente dai termini utilizzati, sia attraverso le accezioni nei confronti della donna, sia nell'uso di vezzeggiativi utilizzati per mancare volutamente di rispetto verso le madri mostrate nello spot.
Ecco cosa c'è nella mente degli omofobi ed ecco perché un omofobo non può che essere compatito per la sua limitatezza mentale. Di certo deve essere veramente brutto vivere con due paraocchi che rendano incapaci di capire che al mondo non si è soli e che l'evoluzione di una società dipenda proprio dalla diversità e dallo scambio. E questo senza voler infierire nel ricordare a Vitali che la sua amata Mefan Gale si è impegnata nella realizzazione di spot australiani a sostegno della comunità lgbt...
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