L'Italia che vuole sconfiggere l'omofobia


L'omofobia è spesso legata all'ignoranza, al pregiudizio e all'ideologia: tre concetti che non hanno mai portato a qualcosa di buono. Ed è così che dal basso si sta sollevando il grido chi chi chiede che la società possa fare un passo in avanti e che la discriminazione possa divenire solo un triste ricordo del passato e sui vari social network si stanno moltiplicando le iniziative portate avanti dai singoli.
È ad esempio il caso del musicista triestino Igor Longhi, autore di un video intitolato "Broken Soul" nel quale si esplorano le molte definizioni dell'amore per notare come in ciascuna di esse si descrive una relazione tra due soggetti senza alcuna distinzione di genere. «Questo è quello che vorrei trasmettere a mio figlio -dice l'autore- con la speranza che possa vivere in un mondo in cui la discriminazione sessuale resti soltanto un brutto ricordo».
Ed ancora Valentina Shale è una ragazza da tempo impegnata nella lotta contro l'omofobia, anche musicalmente. Ed è lei l'autrice di una canzone contro l'omofobia intitolata "Che male c'è".
Insomma, il messaggio appare chiaro: l'omofobia è un male sempre meno accettato dalle nuove generazioni, pronte a battersi in prima persona perché a tutti siano concessi i medesimi diritti e la medesima dignità, anche se ciò non piace a chi è ancorato al passato e al timore di mettere in discussione lo status quo.

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