Il Family Research Council «non sa dire» se gli attivisti gay debbano essere uccisi


Negli stati uniti si susseguono le cause intentate da persone gay che si sono viste rifiutare beni o servizi da parte di esercizi commerciali cristiani. Ed è così che, nel corso di una trasmissione radiofonica curata da Craig James per conto del Family Research Council, un ascoltatore ha telefonato in diretta per suggerire che le persone che hanno intentato quelle cause siano da condannare a morte.
In tutta risposta James ha affermato: «Non so dire se debbano essere uccisi, ma so che dobbiamo essere coraggiosi e avere una mano molto più ferma. Dio non ce lo dice, ma ci chiama a non essere timidi nel difendere le nostre convinzioni».
Ecco dunque che con una frequenza assai preoccupante il tema dello sterminio dei gay è stato nuovamente rispolverato dai gruppi estremisti di cristiani. I continui inviti che vari leader religiosi continuano a lanciare nel nome di Dio, uniti ad un assordante silenzio della Chiesa, iniziano a costituire una seria minaccia a fronte di un qualche invasato che potrebbe essere pronto a mettere in pratica quelle parole. Solo pochi giorni fa fu Scott Lively a sostenere che Dio abbia particolare indulgenza per chi compie genocidi ed omicidi nei confronti della comunità lgbt.
Allo stesso tempo è bene ricordare che questi fanatici non sono poi così lontani da noi: le azioni della Family Research Council sono spesso citate ed appoggiate anche dalle varie Sentinelle in piedi, dalla Provita Onlus, dai gruppi evangelici ed da altre realtà legati al movimento omofobo nostrano. Se poi si considera come il movimento anti-gay italiano sia particolarmente pigro nel produrre materiale originale e come preferisca attingere da un'ideologia creata all'estero (non a caso gran parte del materiale propagandistico e la stessa identità dei vari gruppi non sono altro che la traduzione di un qualcosa nato altrove, ndr) vien da sé che prima o poi anche noi dovremo fare i conti con un estremismo che sempre più spesso si arroga il diritto di poter eliminare chiunque non si pieghi alla propria ideologia malata.
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