La mappa dell’Intolleranza


È attraverso il monitoraggio di circa due milioni di tweet scritti nell'arco di otto mesi che Vox Osservatorio sui diritti ha stilato la mappa dell'intolleranza in Italia. I ricercatori dell'Università degli Studi di Milano, della Sapienza di Roma e dell'Università di Bari hanno cercato su Twitter tutti quei testi che prendessero di mira donne, gay, immigrati, disabili ed ebrei. La ricerca è stata limitata ai soli messaggi geolocalizzati (circa il 2,3% del totale) al fine di poterli ricollocare su una mappa. Ne emerge che la misoginia è la forma di intolleranza più diffusa, seguita da insulti alla disabilità, razzismo ed omofobia.
Gli oltre centodiecimila messaggi omofobi hanno preso di mira quasi esclusivamente i gay maschi, spesso ridotti ad un mero atto sessuale. È la Lombardia di Roberto Maroni a detenere lo scettro della regione più omofoba, seguita da Friuli e Campania.
«Il tweet misogino od omofobo replica la logica del bullo in versione 2.0 -ha spiegato Vittorio Lingiardi, uno dei consulenti scientifici della ricerca- il debole incapace di affrontare la propria debolezza si trasforma in prepotente e fa il forte con chi percepisce come ancora più debole».

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