L'Olanda chiuderà due terzi delle sue chiese nel prossimo decennio. L'omofobia è fra le principali cause


Quelle che un tempo erano chiese oggi sono diventate palestre, supermercati o piste da skateboard (l'immagine di apertura mostra alcuni bambini che giocano nella chiesa sconsacrata di San Giuseppe ad Arnheim, in Olanda). In Danimarca sono circa 200 le chiese dismesse, in Germania ne sono state chiuse 515 negli ultimi dieci anni, In Inghilterra se ne chiudono 20 all'annno. Sui siti ufficiali della Chiesa d'Inghilterra e di quella di Scozia c'è persino una sezione dedicata alla vendita delle chiese sconsacrate. L'Olanda è il paese dove il fenomeno è più diffuso e la gerarchia cattolica stima di dover dismettere due terzi delle proprie chiese nel prossimo decennio.
Una riflessione, però, andrebbe riservata a quelle che sono le motivazioni di questo esodo da parte dei. Proprio in Olanda il movimento per la dissociazione dalla Chiesa Cattolica ha avuto inizio a causa delle parole pronunciate da Benedetto XVI al Collegio dei Cardinali, attraverso il vecchio pontefice ha pesantemente attaccato il matrimonio tra persone dello stesso sesso definendo i gay «un pericolo per la pace».
Se quel discorso ha fatto sì che negli Stati Uniti venisse presentata una petizione per considerare la Chiesa cattolica un "gruppo d'odio", in Olanda il risultato è stata una vera e propria ondata di fedeli cattolici che hanno chiesto di essere cancellati dai registri ufficiali della chiesa.
Ne consegue che i vari gruppi conservatori e le varie Manif pour tous non stanno facendo altro che condannare a morte il cristianesimo pur di difendere i propri pregiudizi: i loro presunti motivi religiosi, infatti, appaiono totalmente assurdi per chi non condivide ideologie estremiste ed un assordante silenzio della Chiesa dinnanzi ad un'oppressione molto lontana dal messaggio d'amore universale predicato nei Vangeli.
4 commenti