Dopo Turing è ora di riabilitare 50 mila gay inglesi, ma Kate e William decidono di ignorare la richiesta


Nel 2013, a 60 anni dalla sua morte, Alan Turing ha finalmente ricevuto la grazia "postuma" da parte della Regina Elisabetta dopo essere stato condannato alla castrazione chimica per la sua omosessualità. La storia del matematico è tornata in auge grazie al film "The Imitation Game", ma quasi 50 mila uomini condannati per «atti indecenti» attendendo la dovuta riabilitazione da parte dello stato britannico. Quindicimila di loro sono probabilmente ancora vivi.
Ed è così che l'attore inglese Benedict Cumberbatch, protagonista del film, risulta fra i firmatari di una petizione vota a chiedere la riabilitazione attuata verso il matematico a tutte le vittime di una condanna vergognosa. La richiesta è stata sottoscritta anche dal regista del film, dalla nipote di Turin e da ben altre centomila persone.
«Le leggi britanniche sull'omofobia hanno reso intollerabili le esistenze di generazioni di uomini gay e bisessuali -si afferma nella richiesta- tocca ai giovani leader odierni, inclusi il duca e la duchessa di Cambridge, riconoscere questo marchio infame della nostra storia e agire affinché venga cancellato. Chiediamo al governo di Sua Maestà di iniziare una discussione sulla possibilità di perdonare tutti coloro, vivi o scomparsi, che come Alan Turing furono condannati per omosessualità».
Dal canto loro Kate e William (destinatari della missiva) hanno deciso di respingere la petizione, sostenendo che «È compito del parlamento e del governo». In altre parole, nessuno muoverà un dito per porre rimedio a quell'onta storica.
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