La reversibilità per i gay costerebbe solo 1/45esimo del provvedimento per gli 80€ di Renzi


Angelino Alfano ed i vari senatori del Ncd non perdono occasione per ribadire la loro contrarietà alla concessione della reversibilità pensionistica alle coppie gay, sostenendo che l'uguaglianza di diritti metterebbe a rischio l'intero sistema pensionistico italiano.
Se è già di per sé opinabile il voler trasformare un diritto in un privilegio riservato ad una parte della popolazione sulla base di un diritto di nascita, altrettanto ovvio è l'intendo di voler far credere a parte dei cittadini che sia necessario battersi contro i diritti altrui per non rischiare di perdere un possibile guadagno personale. Peccato che anche dal punto prettamente matematico, quel guadagno non sarebbe così sostanzioso come si vuol far credere.
Un'interessante inchiesta pubblicata da Termometro Politico, ha provato a fare chiarezza sull'argomento.
Attualmente la pensione di reversibilità spetta alla vedova o al vedovo del coniuge pensionato deceduto o al coniuge del lavoratore morto se il deceduto si era assicurato con l'Inps dopo il 1995. Sulla base della composizione familiare, la percentuale della pensione pagata varia tra il 60 e il 100% e il costo totale della reversibilità si aggira intorno ai 37,8 miliardi di euro annui.
Secondo i rilevamenti Istat del 2011, in Italia ci sarebbero solo 7.513 coppie dello stesso sesso che convivono a fronte di 14 milioni di coppie eterosessuali. Se tali dati vengono confrontati con quelli europei, appare evidente come siano sottostimati e probabilmente una diretta conseguenza dell'omofobia del nostro Paese. Nei Paesi più tolleranti i numeri sono assai diversi, con 63 mila coppie gay conviventi in Inghilterra, 29 mila in Germania e 100 mila in Francia.
La struttura demografica di questi Paesi è simile a quella italiana (anzi, in Italia vi è una maggiore presenza di anziani) e se applicassimo la stessa proporzione francese (ovvero 1,331 coppie ogni mille abitanti) da noi ce ne dovrebbero essere circa 78 mila.
Se 14 milioni di coppie producono un esborso di 37,8 miliardi annui, 78 mila costerebbero proporzionalmente circa 200 milioni annui. Inoltre le coppie gay, essendo costituite da persone dello steso sesso, avrebbero un gap di vita media tra i coniugi inferiore a quello coppie eterosessuali (dove l'aspettativa di vita per le donne è maggiore) e quindi una conseguente minor durata della reversibilità.
Si calcoli che i 200 milioni rappresentano solo 1/45 esimo del costo sostenuto per il provvedimento degli 80€ lanciato da Renzi.
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