Nessuno stop dal prefetto: i neofascisti invaderanno oggi Milano per istigare all'odio verso i gay


Nonostante le richieste giunte da più parti, la Questura e il Prefetto di Milano hanno deciso di autorizzare il presidio omofobo organizzato questo pomeriggio a Milano da Forza Nuova «per la Difesa della famiglia e dell'infanzia».
L'organizzazione di estrema destra fa sapere che l'iniziativa si colloca in un progetto più ampio che vedrà i neo-fascisti impegnati in 100 piazze d'Italia per impedire quella che loro definiscono un'«introduzione dell'ideologia gender ed omosessualista nella scuola». In quel progetto viene fatta rientrare anche l'affissione di volantini abusivi sulle scuole statali in cui si invitano di genitori a denunciare alla segreteria del partito qualsiasi professore che dovesse anche solo accennare un discorso sull'omosessualità in classe.
Nell'occasione i forzanuovisti distribuiranno materiale contro la «dittatura omosessuale nella nostra società» e contro l'«aggressione dei teorici del gender nelle scuole» Si promette anche la fornitura di non meglio precisati «strumenti utili per organizzare la difesa dei propri bimbi».
Evidenziando la loro vicinanza a realtà integraliste come la Provita Onlus, i militanti di estrema destra si occuperanno anche di raccogliere firme a sostegno della petizione lanciata dall'associazione che chiede che «i nostri figli possano trovare nella scuola, non ideologie destabilizzanti come l'ideologia gender, ma progetti, corsi e strategie educative che permettano uno sviluppo sano della loro personalità, in armonia con la famiglia e con le istanze etiche, rispettosi di tutti ed in primis della natura umana». Una proposta che -sulla base dell'ideologia con cui il gruppo ha ridefinito il significato di varie parole- equivale a chiedere che la scuola reprima qualunque diversità ed inciti allo stigma sociale.

Rosaria Iardino, consigliere comunale del Pd a Milano, aveva chiesto alla questura di vietare l'incontro perché «non è possibile assistere impassibili all'emergere a Milano di iniziative omofobe e oscurantiste, messe in campo dalle forze di estrema destra» In tutta risposta i neofascisti hanno diffuso un comunicato in cui affermano: «La signora Iardino non si limita, si fa per dire, alla pubblica promozione della perversione (fatto di per sé gravissimo), ma invoca addirittura la repressione nei confronti di chi non accetta di subire passivamente l'imposizione del nuovo diktat progressista, ossia lo stravolgimento del costume sessuale fondato sulla concezione antropologica radicata nella oggettività della natura umana».
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