Allontanato dalla scuola il professore che insultò e picchiò uno studente gay


I vertici scolastici hanno deciso mesi di sospensione e l'allontanamento dalla scuola del professore umbro che lo scorso novembre insultò e picchiò uno studente gay.
Secondo la ricostruzione, il professore si sarebbe fermato fissare lo studente dopo aver affermato: «Essere gay è una brutta malattia». Dato che non ottenne risposta, ripeté la frase. A quel punto il ragazzo chiese se si stesse riferendo a lui e in risposta si sentì dire: «Certo che dico a te, è brutto essere gay. Tu ne sai qualcosa». A qual punto il ragazzo avrebbe replicato: «Sicuramente, da quando conosco lei». Ciò avrebbe provocato le ire del professore che ha sferrato due calci alle gambe allo studente e due pugni alla spalla prima di afferrarlo per il collo. L'uomo si è fermat dallo stringere solo quando un compagno di classe che è intervenuto dicendo: «Professore lo lasci, non vede che lo sta strozzando?».
L'indagine interna condotta dall'Ufficio scolastico e del Ministero ha trovato riscontri che confermano i fatti, ritenendo infondate le giustificazioni addotte dal docente. In un primo momento l'uomo aveva detto di aver dato un semplice «calcetto» allo studente perché sedeva scomposto. Poi ha ritrattato il tutto dicendo di non averlo neppure colpito. «Il ragazzo continuava a chiacchierare -raccontò ai tempi- l'ho chiamato e gli ho detto: "A te non interessa?". Lui mi ha dato del gay. Io ho poggiato la mano sulla sua spalla e l'ho scosso leggermente dicendogli di finirla e di mettere la gamba sotto il tavolo. Chissà che cavolo ha capito».
La vicenda, però, non si concluderà qui. I genitori del ragazzo hanno sporto una denuncia penale nei confronti del docente e le indagini del pubblico ministero Mara Pucci sono tutt'ora in corso e vincolate al segreto istruttorio.
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