"Aperti di notte" di Pierpaolo Mandetta


«L'affetto era una cosa e ce lo scambiavamo di giorno, di fronte alla platea di gente che fa finta di vivere secondo gli ideali visti alla TV. Per suscitare invidia negli amici ancora single, per far contenta la mamma. Ci tenevamo per mano, facevamo sviluppare le nostre foto. L'orgasmo di notte, invece, era tutt'altra faccenda, e più che viverci ci dominava, in modi sordidi che non potevo confessare a nessuno. Me ne vergognavo, non era una cosa che fanno i bravi fidanzati. Anzi, era una di quelle con cui le persone spettegolano al tavolino di un bar, convincendosi che gli altri siano perversi e sregolati».
Così si apre uno dei racconti contenuti in "Aperti di notte" di Pierpaolo Mandetta. Si tratta di un'antologia di racconti erotici che narrano storie di segreti inconfessabili che hanno accompagnato tante generazioni. «In un momento storico come questo, in cui l'erotismo che esplode nella letteratura e nel cinema è solo di plastica facciata e racchiude tutta l'ipocrisia della nostra cultura, nelle mie storie esploro l'emotività sincera che si cela dietro le reali perversioni. Senza censura, senza tatto», ci racconta l'autore.
Alcune anteprime dei racconti e tutte le informazioni sul volume sono disponibili sul sito dedicato all'opera.

Pierpaolo Mandetta nasce nel 1987 ad Agropoli, nel salernitano. Barista di professione, a 21anni decide di esplorare la sua passione per le storie e si iscrive alla Scuola Holden di Torino. Dal 2010 inizia a scrivere di politiche giovanili per il settimanale salentino "Unico" e a 25 anni pubblica il suo primo romanzo commedia "Vagamente suscettibili" edito da Edizioni Noubs. L'anno successivo esordisce nell'urban fantasy con "La legge dei Lupi Nobili" (edizioni Lettere Animate) mentre nel 2014 è la volta di una commedia incentrata sulla storia di un giovane gay di provincia dal titolo "Un cuore satellite" (Edizioni Renbook).
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