Isis torna a colpire: gay lanciato dal tetto e lapidato dalla folla nella città di Tel Abiad


È attraverso Twitter che gli jihadisti dello Stato islamico hanno pubblicato le immagini di una nuova esecuzione di un gay avvenuta nella città di Tel Abiad, a nord della capitale dell'Isis Raqqa, in Siria.
Un tribunale dello Stato islamico ha ritenuto l'uomo colpevole di sodomia e lo ha condannato a morte per i suoi «atti impuri». La vittima è così stata portata sul tetto del palazzo più alto della città, il suo carnefice ha letto al megafono la condanna in cui lo si definiva un "figlio di Lot" e lo ha scaraventato nel voto. A terra una folla inferocita, fra cui anche alcuni bambini, si sono accaniti sul suo cadavere, lapidandolo e festeggiando per la sua morte.
La figura di Lot, citato dal boia, è presenta anche nella Bibbia. I musulmani, però, lo reputano un profeta e reputano una calunnia la versione cristiana che lo vede mettere incinte le figlie dopo essere stato fatto ubriacare da quest'ultime. Il Corano sostiene invece che le figlie di Lot siano state bandite per aver avuto rapporti omosessuali.
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