La procura archivia le accuse verso Marino: la richiesta del prefetto era illegittima


Come già avvenuto a Milano, anche a Roma è stata chiesta l'archiviazione per le denunce mosse nei confronti di Ignazio Marino e delle sue trascrizioni di matrimoni gay contratti all'estero.
I giudici hanno ribadito che il sindaco non ha commesso alcun illecito dato che la richiesta di cancellazione degli atti (giunta dal prefetto su mandato di Alfano) era illegittima.
L'accusa di abuso d'ufficio è venuta dunque a cadere, dato che non è reato l'inosservanza di un provvedimento illegittimo emesso da un'autorità. Inoltre il pubblico ministero ha notato anche come il primo cittadino non abbia procurato né vantaggi né danni, ossia i presupposti previsti dal reato.

Intanto la giunta di Marino si sta preparando alla celebrazione del Wedding day (in programma il 21 maggio prossimo), quando saranno più di venti che coppie gay che si recheranno in Campidoglio per chiedere la trascrizione dei loro matrimoni contratti all'estero.
«Abbiamo molte richieste per il registro -ha spiegato l'assessore alle Pari Opportunità, Alessandra Cattoi- Per il 21 maggio a un certo punto abbiamo dovuto mettere un limite. Sappiamo già che alcune delle coppie che hanno visto trascritto il loro matrimonio contratto all'estero qui a Roma verranno ad iscriversi anche al registro delle unioni civili, proprio perché in Italia il matrimonio non è riconosciuto. Il 21 maggio sarà un giorno bellissimo, come è stato quello delle prime trascrizioni dei matrimoni contratti all'estero, ma noi vorremmo che si arrivasse a non dover organizzare più queste manifestazioni. A livello politico, infatti, penso che la cosa migliore che potrà accadere è che la fruizione dei diritti sia la normalità, non l'eccezione».
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