Verso il referendum irlandese sul matrimonio egualitario


Questo venerdì i cittadini irlandesi saranno chiamati alle urne per uno storico referendum costituzionale sull'equiparazione fra il matrimonio eterosessuale e quello omosessuale. Qualora dovesse vincere il «sì», l'Irlanda diventerebbe il primo paese al mondo ad aver introdotto il matrimonio egualitario attraverso un voto popolare.
Il referendum ha trovato l'appoggio dal governo di coalizione, nel quale è presente sia il partito di centrodestra Fine Gael che il partito laburista. A opporsi sono soprattutto singoli politici, i vescovi cattolici e diverse associazioni di cristiani evangelici e pentecostali.
Secondo il Guardian, il fronte del «no» sta cercando di fare affidamento su alcuni gruppi di immigrati provenienti dall'Africa e dall'Europa orientale (in prevalenza cristiani e musulmani conservatori) nella speranza che possano votare sulla base di preconcetti ben radicati nelle società delle loro terre natie. Fa però riflettere come i gruppi nazionalisti vogliano cercare consensi fra le persone che solitamente sono le vittime dei loro proclami, quasi ad indicare come l'ignoranza sia l'unica carta su cui possano afre affidamento.
Di contro è da segnalare come svariati sacerdoti e suore cattolici abbiano deciso di incoraggiare i propri fedeli a votare «sì», scegliendo di metterci la faccia pur di stare dalla parte giusta della storia.
In quella direzione si sono schierati anche noti attori come Aaron Heffernan, Ruth McCabe, Steve Wall, Elva Trill, Kelly Campbell, Denise McCormack, Eric Lalor, Alan Archbold, Chris Newman, Scott Graham e Emily O'Callaghan, tutti protagonisti di un video volto ad invitare alle urne tutti i sostenitori delle nozze egualitarie.
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