Gli italiani non vogliono la parità? No, sono gli omofobi che falsificano il sondaggio Ansa


Un sondaggio serio dovrebbe basarsi su un campione omogeneo che possa rappresentare la popolazione, eppure oggi vanno di gran moda i vari sondaggi lanciati dai quotidiani online. Se non c'è nulla di male a chiedere se si andrà in vacanza al mare o in montagna, un po' più opinabile è che si possa giocare con la sensibilità delle persone. Al esempio è sul sito dell'Ansa che è stato lanciato un sondaggio per chiedere se fosse «giusto riconoscere anche a quelle gay gli stessi diritti riconosciuti alle altre famiglie».
Dinnanzi a quesiti simili generalmente si scatenano vere e proprie catene di San'Antonio volte a chiedere alle parti di far prevalere un'opinione sull'altra, motivo per cui i dati finali sono spesso il mero risultato di una gara a chi riesce a far circolare maggiormente il proprio appello. Eppure il vincitore tenderà far circolare eventuali risultati favorevoli (su Twitter c'è già chi sventola un 58% in faccia a Lo Giudice sostenendo che quel dato debba essere inteso come una volontà indiscutibile) e qualcun altro potrebbe provare senso di esclusione dinnanzi a certe percentuali.

L'apprensione verso il risultato viene testimoniato anche da un messaggio che ci ha inviato un nostro lettore, Manuel, che aveva notato come i favorevoli fossero passati in poche ore dal 58% al 41%. È stato lì a monitorare il sito e ha realizzato una serie di screenshot che mostrava come in pochi minuti i contrari fossero aumentati vertiginosamente (se alle 23:54 erano 933, alle 0:04 erano 1.031) e ci ha segnalato il tutto pensando ci potesse essere stato un qualche hackeraggio
Nel ringraziare Manuel per il lavoro certosino svolto per documentare l'anomalia osservata, vien da sé che prima di lanciare accuse fosse necessaria una verifica dell'informazione. Ma è attraverso quelle verifiche che si poteva facilmente scoprire che in alcuni ambienti fosse noto come il sondaggio potesse essere facilmente falsificando votando più volte.
Possibile che potesse bastare così poco per frodare un dato pubblicato su un sito autorevole come quello dell'Ansa? Ebbene sì, basta fare una prova per notare come chiunque abbia una connessione Internet ed un minimo di dimestichezza con il computer possa scegliere il risultato. Ed è così che in soli 15 minuti i favorevoli sono potuti passare dal 27% al 34%. Con un altro po' di pazienza il dato poteva essere tranquillamente ribaltato.

Vien da sé che il dato finale non solo sarà statisticamente privo di significato, ma sarà una vera e propria bufala scelta a tavolino da chi era al corrente di come fregare il sistema. Un motivo in più per cui temi sensibili che giocano sugli affetti delle persone forse meriterebbero di essere trattati con maggiore sensibilità e serietà.

Update: A riprova di quanto affermato c'è un'ulteriore evidenza. Giusto il tempo di scrivere l'articolo e il numero di contrari è salito al 51%. Peccato che sia difficile credere che 707 persone (ossia quasi il 9% del totale dei votanti) si sia espresso fra l'una e le due di notte di un giovedì sera.
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