#scomunicatecitutti


È al grido di #scomunicatecitutti che dal web è partita una protesta per le inaccettabili parole pronunciate dal Segretario di Stato Pietro Parolin che ha parlato di "una sconfitta per l'umanità" dinnanzi al risultato del referendum popolare irlandese che ha confermato la volontà della maggioranza dei cittadini irlandesi di introdurre il matrimonio egualitario,
L'hastag è stato lanciato da LGBT Italia come appello alle gerarchie ecclesiastiche: «Se davvero per le gerarchie della Chiesa cattolica sancire l'uguaglianza di fronte alla legge delle persone gay, lesbiche, trans, è una sconfitta per l'umanità, allora prendetevi questa responsabilità davanti al mondo e #scomunicatecitutti, oppure chiedete pubblicamente scusa alle persone LGBT che lottano per non essere discriminate e che si sono sentite offese dalle vostre esternazioni, ogni giorno più gravi».
La campagna già ricevuto sui social parecchie adesioni: alcuni hanno pubblicato foto di cartello, altri hanno optato per un video pur di ribadire che «Se l'uguaglianza è una sconfitta per l'umanità, #scomunicatecitutti».

«Proprio mentre il Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin -spiega Andrea Miluzzo, direttore di LGBT News- definiva il matrimonio fra persone dello stesso sesso una sconfitta per l’umanità, le agenzie di stampa e le più note testate italiane battevano la notizia che niente po po di meno che il Presidente del pontificio consiglio per la famiglia, monsisgnor Maglia, è indagato per associazione a delinquere, truffa ai danni del Comune di Narni, turbativa d’asta, falso ideologico, esercizio abusivo del credito e appropriazione indebita» e ancora «Mi piacerebbe che anche i prelati utilizzassero per noi la presunzione d’innocenza. Io amo da innocente, io faccio sesso, ma da innocente. Io sono innocente, ma voi mi trattate come un criminale».
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