Si è spento Pedro Zerolo, pioniere dei diritti lgbt


Si è spento questa mattina a Madrid Pedro Zerolo, uno dei simboli e degli artefici della stagione civile e politica che ha portato la Spagna ad approvare il matrimonio egualitario e le leggi contro la discriminazione della comunità lgbt.
In una delle sue ultime interviste, un giornalista di El Pais gli chiese se la Spagna potesse ritenersi un paese migliore. Lui rispose: »Siamo un paese più degno. Non c'è migliore costruzione intellettuale che la poesia e le Costituzioni. La poesia ci aiuta ad amarci, a capirci... E le Costituzioni generano uno spazio di rispetto e di dignità. Sembrava impossibile, e abbiamo reso possibile l'impossibile».

Flavio Romani, presidente nazionale di Arcigay, ha commentato: «Rendiamo onore al pioniere delle battaglie per i diritti delle persone LGBT. Colui grazie al quale la Spagna già nel 2005 approvava una legge per il matrimonio tra persone dello stesso. Negli anni in cui Zerolo è stato a capo della Federación Estatal de Lesbianas, Gais, Transexuales y Bisexuales (FELGTB), dal 1998 al 2003, il movimento spagnolo ha saputo costruire i presupposti per una vera e propria rivoluzione egualitaria che dalla penisola iberica ha attraversato tutta l'Europa e che ha portato pieno riconoscimento alle coppie formate da persone dello stesso sesso e alle persone transessuali, per le quali Zerolo è riuscito a ottenere una delle leggi più avanzate. Il pionierismo di Zerolo è stato un vero e proprio motore per l'Europa ed è un dolore grande prendere atto, nel giorno della sua morte, che solo l'Italia, assieme a pochi altri Paesi, non ha saputo cogliere il suo impulso innovatore. Da parte nostra, lo ricordiamo con immensa gratitudine certi che la sua lezione sia destinata a durare nel tempo».

Anche GayLib ha espresso il proprio cordoglio: «Pedro Zerolo è stato un faro per il movimento gay in Europa -ha commentato Enrico Oliari- Un avvocato omosessuale, un coraggioso politico socialista, che il 3 luglio del 2005, dieci anni fa esatti, nella sua Spagna, il Paese che fino a trent'anni prima era stato governato dal caudillo Franco, è andato a prendersi il matrimonio egalitario. Ha costruito con le sue azioni, il suo sorriso, i suoi vistosi riccioli, sconfitti solo dall'incedere della terribile malattia, la piena dignità e parità della comunità lgbt spagnola. A nome di tutta l'associazione GayLib lo ricordo con la tristezza per la dolorosa perdita prematura di un uomo nel fiore degli anni ma con l'orgoglio di aver compiuto in Italia una parte del percorso portato a compimento da Pedro, culminato nella sentenza 138/2010 della Consulta e nel ricorso alla Corte Europea da cui dobbiamo ripartire».
«La memoria di questo eroe dei diritti civili lgbt –aggiunge il segretario politico Daniele Priori- aiuti la comunità gay e lesbica internazionale a trovare la strada e, pur nelle differenze di metodi e strategie, a guardare unita l’obiettivo che dovrebbe accomunare le persone lgbt di tutto il mondo con la stessa fierezza, lo stesso coraggio, la stessa determinazione e la stessa gioia di vivere che Pedro Zerolo ha saputo esprimere fino all'ultimo giorno della sua vita. Alla famiglia, al Partito Socialista spagnolo e a tutti i suoi amici della comunità lgbt di Spagna giungano le nostre condoglianze più sentite».
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