I Boy Scouts of America fanno cadere la messa al bando per gli adulti lgbt (ma c'è un cavillo)


Il comitato esecutivo dei Boy Scouts of America ha votato all'unanimità la fine della messa al bando per gli educatori gay. Un ulteriore voto del Consiglio di amministrazione è previsto per il 27 luglio e allora la modifica al regolamento diverrà immediatamente effettiva.
Nel maggio del 2013 l'associazione abolì la norma che impediva ai ragazzi gay di poter prendere parte alle attività, anche se si scelse di mantenere attiva la messa al bando per i maggiorenni. La situazione che di veniva a creare era paradossale: gay e lesbiche venivano automaticamente espulse al compimento del loro diciottesimo anno d'età. La scelta odierna pare una tappa obbliga a fronte delle crescenti proteste di chi riteneva intollerabile quella discriminazione, eppure c'è un cavillo che pare invalidare l'intero senso della norma.
Il nuovo regolamento, infatti, rivendica «il diritto di ogni gruppo a poter giungere alle proprie conclusioni religiose e morali sul significato e l'applicazione di una specifica». In altre parole, le decisioni prese dall'assemblea potranno tranquillamente essere ignorate da chiunque si appelli a fantomatiche credenze religiose.

Chad Griffin, presidente della Human Rights Campaign, ha commentato: «Il voto del comitato esecutivo che permetterà a gay, lesbiche e bisessuali adulti di poter lavorare e offrire il proprio volontariato ai boy scout è un passo positivo verso la cancellazione di un'onta di delle organizzazioni più importanti della nostra nazione. Ma l'aver scritto una deroga per i gruppi gestiti da organizzazioni religiose mina la natura potenzialmente storica del voto di oggi. Come abbiamo già detto innumerevoli volte, le mezze misure con esenzioni ed eccezioni discriminatorie sono inaccettabili».
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