La Chiesa valdese ha patrocinato il Milano Pride


Una tra le più grandi mistificazioni dell'integralismo cattolico è il cercare di far credere che l'omosessualità non sia compatibile con il cristianesimo. Peccato che non ci sia nulla di più falso.
Nonostante alcuni prelati cattolici siano in prima fila nel predicare odio, alcune Chiese cristiane hanno tratto conclusioni diametralmente opposte dagli stessi testi sacri. È ad esempio il caso della Chiesa valdese di Milano, impegnata nell'inclusione di persone di ogni identità e orientamento sessuale. Un impegno che si è poi concretizzato in maniera tangibile attraverso il patrocinio al Milano pride 2015.

Attraverso un comunicato, la Chiesa valdese ha dichiarato che:

L'iniziativa è volta a rafforzare il rapporto di accoglienza già presente al suo interno ed estenderlo pubblicamente alla società, affinché siano riconosciuti i diritti umani e civili delle persone omosessuali, lesbiche, bisessuali, transessuali e transgender. Questa decisione vuol essere da un lato un gesto laico che si declina nel richiamo nei confronti di uno Stato che continua a negare diritti elementari ad una parte della sua popolazione e dall'altro lato una testimonianza evangelica nell'ottica di costruire una comunità umana ispirata ad ideali ben rappresentati nei versetti biblici tratti dalla lettera di Paolo ai Galati: "Non c'è più né giudeo, né greco, non c'è più né schiavo, né libero, non c'è più né uomo, né donna poiché tutti siete uno in Cristo Gesù".
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