Marocco: uomo linciato perché sospettato di essere gay


Linciato perché sospettato di essere gay. È quanto accaduto a Fez, in Marocco, dove un uomo è stato aggredito dalla folla perché vestito in abiti femminili. Le immagini dell'inaudita violenza sono state diffuse dai media locali e mostrano il suo disperato tentativo di mettersi in salvo salendo su un taxi. Gli assalitori, sempre più numerosi, l'hanno trascinato fuori e hanno iniziato a prenderlo a calci e pugni. Il peggio è stato evitato solo grazie alla sua fuga in un vicino centro commerciale dove un poliziotto ha fermato il linciaggio minacciando la folla con la sua pistola.
I media locali riferiscono che la vittima è stata portata in un commissariato di polizia ma non in ospedale. Il ministero della Giustizia ha annunciato l'apertura di un'inchiesta e ha promesso che saranno presi provvedimenti nei confronti di chi «cerca di sostituirsi alla legge». Soltanto dieci giorni fa, un caso caso analogo si verificò nella città di Agadir.
L'omofobia nel Paese ha subito una forte impennata da quando il ministero della sanità marocchino ha lanciato un appello per chiedere la depenalizzazione dell'omosessualità. In tutta risposta la rivista Maroc Hebdo uscì nelle edicole con il titolo «Bisogna bruciare gli omosessuali?».

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