«Sono gay e ho paura di non piacere alla gente»


«Sono omosessuale e ho paura di come potrà essere il mio futuro e di non piacere alla gente». È questa la frase che un adolescente ha consegnato al fotografo del celebre "Humans of New York", un progetto fotografico dedicato agli abitanti di New York City.
L'immagine è poi stata pubblicata su Facebook ed in poco tempo ha iniziato a diventare virale. Oltre cinquantamila utenti hanno deciso di lasciare un commento, la maggior parte incoraggianti. Persino Hilary Clinton ha voluto rispondergli, affermando: «Una profezia da chi è già adulto: il tuo futuro sarà meraviglioso. Sarai sorpreso da quello che sarai capace di fare e dalle cose incredibili che farai. Trova le persone che ti amano e che credono in te. Ce ne saranno moltissime».
Qualcun altro ha scritto: «Anch'io ci sono passato,se qualcuno mi avesse offerto una pillola per diventare etero, fino ai vent'anni l'avrei presa. Ma non ora, però. Una volta che ho accettato me stesso ho cominciato a godermi la vita». Un coetaneo ha invece preferito rassicuralo sull'assenza di reali differenze: «Sono etero -scive- e ho paura di come potrà essere il mio futuro e del fatto che non piacerò alla gente. Vedi che siamo uguali?».

Ma alla comprensione statunitense ben si oppone la solita omofobia italiana (quella dei "difendiamo i nostri figli", per intenderci). È quanto si è visto persino tra i commenti dell'Huffington Post, dove c'è chi sostiene esista una «scelta oggettuale definitiva» dell'orientamento sessuale che il bambino non può aver ancora compito (anche se tutti noi sappiamo bene non si sia alcuna «scelta» e che la consapevolezza arrivi presto), chi lamenta che quella frase serva «solo a mettere in evidenza ancora i gay e per beccare voti da questi esemplari» o chi si lancia nell'affermare: «Tengo a precisare che non sono omofobo, ma questa propaganda nel mettere in evidenza i gay a tutti i costi sta veramente stufando, come se tutto il mondo girasse intorno a loro... il bello che chi non condivide le loro idee automaticamente viene classificato omofobo».
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