La NuovaBQ critica i cristiani che ripudiano la guerra


Salvini è la massima rappresentazione della cristianità perché difende gli alpini che chiedono a Dio di rendere forti le armi con cui intendono uccidere i non-cristiani. È quanto sostiene un articolo pubblicato da La Nuova Bussola Quotidiana, i cui i loro intenti politici appaiono sempre più evidenti. Quando si tratta di respingere i profughi, inneggiare all'estrema destra o di diffondere omofobia, la Lega Nord di Salvini viene indicata come un faro (al pari di Putin, con cui il partito di Salvini pare avere strettissimi rapporti).

L'articolo di Rino Cammilleri si apre con un attacco ai vescovi:

Sì, insomma, certi recenti pugni sul tavolo episcopale tuonano impavidi contro la minoranza screditata dai grandi media e dal pensiero politicamente corretto (cioè, quello che comanda), mentre col Potere Vero la coda rimane tra le gambe e il guanto di velluto è, per maggior sicurezza, unto di vaselina. Cotanto esempio, come sempre accade, scende giù per li rami e rianima l’antico vezzo clericale di saltare sul carro del vincitore.

Si passa così ad affermare che:

Sia come sia, non ci stupisce affatto la levata d’ingegno dell’ufficio liturgico della diocesi di Vittorio Veneto, che ha censurato l’antica Preghiera dell’Alpino. Così, alla fine della messa al Passo San Boldo, fra Treviso e Belluno, gli alpini sono usciti di chiesa e la loro preghiera se la sono declamata fuori. Ma che cosa contiene di scandaloso detta Prece? Ecco il passo incriminato: «Rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana». Pare una boldrinata, ma è uno scherzo da prete, anche perché la Presidente della Camera non frequenta le chiese. Ma gli alpini sì. Epperò questi ultimi sono stati difesi da Salvini in un tweet, così il cerchio si chiude. Salvini non comanda e non è obamiano come i grandi media e il partito di maggioranza. Quando comanderà, allora vedrete i preti in paramenti verdi, ma prima di allora nisba.

Non è chiaro cosa c'entri la Boldrini in una scelta della curia, ma evidentemente un attacco gratuito poteva ribadire la propria contrarietà a chi non trae piacere nel vedere i migranti che muoiono annegati nel Mediterraneo (ed evidentemente ritenuti "colpevoli" di aver sognato un futuro migliore anche se hanno un Dio diverso da quello cattolico). Così come si è chiari nel sostenere che un organo dello stato dovrebbe pregare Dio di aiutarli a uccidere chi ha un'altra religione.
Si parte così a vantare come «non c’è forza armata che non abbia una sua speciale preghiera» e si aggiunge che:

Ora, è vero che, per esempio, a Compostella i canonici del santuario hanno mimetizzato con composizioni floreali la parte bassa del grande quadro di San Giacomo perché non si vedano più i Mori calpestati dagli zoccoli del cavallo di Santiago Matamoros. Ma lì ci può essere il timore di qualche attentato jihadista. A Vittorio Veneto, mimetizzando la parte bellica della preghiera alpina che cosa si vuol ottenere? Boh. Un risultato, intanto, lo si è raggiunto: l’uscita di chiesa degli Alpini. E speriamo, per il clero nazionale, che a qualcuno di loro non salti la mosca al naso e la penna dalla firma sulla dichiarazione dei redditi (sezione 8x1000). Eh, l’Associazione Nazionale Alpini ha un sacco di iscritti, ognuno con famiglia: fa un mucchio di gente.

Ma è nel finale che si tocca il fondo nel sostenere che la Chiesa debba essere a favore della guerra:

Per quanto riguarda il «ripudio della guerra», costituzionalmente sancito e immediatamente inserito nel Vangelo dal progressismo cattolico, fossi un prete adirei immediatamente la migliore ditta di antifurti: la polizia, infatti, è armata e usa la forza (non per niente si chiama Forza Pubblica) contro i malfattori. Prima di scomunicarla, perciò, ci penserei un attimino. Si può averne sempre bisogno, anche se catto-progressisti. Se proprio si vuol prendere esempio dal Presidente della Camera, tanto vale farlo fino in fondo.
2 commenti