Massimo Bitonci s’è desto: i "complotti gender" sbarcano anche a Padova


Da una delle città universitarie più prestigiose della nostra penisola ci si attenderebbe un sindaco altrettanto prestigioso. Il primo cittadino di Padova Massimo Bitonci (Lega Nord) si è reso protagonista, negli ultimi mesi, di atti e di esternazioni che hanno fatto discutere buona parte della cittadinanza, compresi i media patavini. Nel contestare la lettura che sarebbe dovuta avvenire tra pochi minuti a Padova (definita impropriamente abusiva, fortemente osteggiata e per questo annullata) di alcuni dei “libri gender” censurati a Venezia dal sindaco della Serenissima Brugnaro, Bitonci si è lasciato andare ad alcune forti e prepotenti uscite su Facebook.
Il primo cittadino di Padova infatti, dopo aver ampiamente quanto improvvisamente chiarito all’interno della stampa locale la sua posizione in merito alle rivendicazioni LGBT, ha cominciato a lanciare “hashtag” con messaggi chiari e inequivocabili. Ai cittadini che hanno “osato” contraddirlo ha replicato con grande tempestività, mediante seri e ben argomentati “hashtag”. #NOGENDER, #SieteFuoriDalMondo, #LASCIATESTAREIBAMBINI. Bitonci ha insultato in maniera insopportabile coloro i quali hanno un’idea di famiglia differente dalla sua, ponendo il fatto di essere padre come caratteristica necessaria e sufficiente per essere esperti di dinamiche familiari. Come se lui fosse l’unico padre italiano. Tra l’altro, quando il sindaco parla di “famiglia naturale”, dovrebbe ricordarsi di tutte quelle famiglie (soprattutto una) che hanno scelto di adottare figli. Sono meno “naturali”? Non credo. Chi si oppone è ignorante, “fuori dal mondo” e servo delle lobbies.
Per concludere, il magnanime Bitonci ha interrotto la polemica nel più facile dei modi: ha bloccato gli interlocutori dalla sua pagina e ha rimosso tutti i commenti. Dal primo all’ultimo. Dato che però esiste una pratica di matrice bolscevica, pericolosa e sovversiva chiamata “Screenshot”, noi siamo in grado di esibirvi le prove di questo improvviso risveglio del sindaco di Padova sui temi “gender”.
Cos’avrà scatenato questa veemenza improvvisa? Qui si entra nel gossip, quindi vi lasciamo con l’amaro in bocca.
Stasera, 31 agosto, Bitonci sarà a Conselve (PD) a tenere un discorso pubblico nel quale egli stesso ha preannunciato di affrontare il tema #NOGENDER. La lettura pubblica di stasera invece, come detto, è stata annullata con il seguente comunicato:

Cari amici,
in relazione all’appuntamento previsto per questa sera alle ore 19,30 ai Giardini della Rotonda (la lettura dei libri “censurati” a Venezia) e alle polemiche che ne sono seguite sulla stampa locale negli ultimi giorni, vi informiamo che abbiamo serenamente deciso di sospendere l’incontro per le motivazioni che seguono. Teniamo innanzitutto a precisare che la polemica uscita sui giornali è per noi del tutto immotivata poiché non abbiamo ricevuto alcun tipo di richiesta o pressione da parte dell’amministrazione comunale contro lo svolgersi dell’incontro. L’appuntamento di oggi voleva essere intimo, amichevole, conviviale e costruttivo, mentre i toni costruiti nostro malgrado - e a nostra insaputa - attorno alla vicenda sono tali da non consentire lo svolgimento dell’incontro con questi presupposti, per noi fondamentali. Intendiamo quindi respingere ogni strumentalizzazione in merito, da qualunque parte essa provenga, perché lontana dallo spirito democratico, dalla serietà e dal senso di responsabilità con cui da sempre cerchiamo di portare avanti il nostro lavoro, che proseguirà con la libertà creativa, la passione e l’impegno di sempre.
Un caro saluto da Libreria Pel di Carota, BeccoGiallo Editore e CUC - Centro Universitario Cinematografico Padova.

Alessandro Pinarello

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