Il Comune di Cerea patrocina due incontri di disinformazione con Amato e Gandolfini


«L'iniziativa nasce dalla volontà di fornire informazioni le più dettagliate e chiare possibili su quanto prevede il decreto della Buona Scuola in merito alla questione della "parità di genere" e, in particolare, riguardo alla delicata sfera dell’educazione dei bambini e adolescenti. Ci siamo pertanto attivati per portare a Cerea importanti e qualificati relatori che ci aiuteranno a capire meglio la situazione e a ricevere tutte le notizie aggiornate in merito». È quanto affermaafferma il vicesindaco Marco Franzoni (Pdl) nell'annunciare due incontri organizzati con il patrocinio del Comune di Cerea (VR).

E chi saranno questi «importanti e qualificati relatori» chiamati dall'amministrazione? Il 23 settembre l'amministrazione comunale darà la parola al solito avvocato Gianfranco Amato, presidente di Giuristi per la Vita, mentre il 1° ottobre sarà la volta dei neurochirurgo Massimo Gandolfini, presidente del comitato organizzatore del Family Day. Non va meglio con la nomina dei moderatori, dato che il primo incontro sarà gestito da Chiara Crivelli (presidente di Age Veneto e firmataria di un documento che cavalca l'isteria gender per invitare i genitori ad impedire qualunque educazione all'affettività nelle scuole) mentre il secondo sarà nelle mani Carmela Di Martino (responsabile dell'associazione Donum Vitae di Verona ed già relatrice al convegno veronese intitolato "L'ideologia del gender e le sue conseguenze" che tanto è stato apprezzato da Provita). Insomma, saranno due convegni a senso unico che daranno voce a chi ha creato l'isteria gender e che sicuramente non mancherà di cogliere l'occasione per tentare di fare terrorismo attraverso la solita disinformazione.

Improponibile è come i due incontri non siano patrocinati solo dal Comune, ma anche dalla Biblioteca di Cerea e dalle scuole dell’infanzia paritarie ceretane Grigolli Bresciani, San Nicola e A. M. Maggioni. Da capire è se non si sia anche dinnanzi ad un conflitto di interessi, dato che i comizi in questione sono soliti delegittimare la scuola pubblica per indicare l'educazione privata religiosa come unica via per "difendersi" dall'educazione al rispetto delle diversità.

Nel quadro non ha mancato di inserirsi anche Jessica Tomezzoli -assessore ai servizi sociali, pari opportunità e politiche per la famiglia- che afferma: «Ci auguriamo che le due serate facciano chiarezza su un tema molto delicato, sul quale le informazioni mediatiche finora divulgate non sempre hanno soddisfatto i dubbi e le perplessità manifestate in primis dalle famiglie». Peccato che una simile promessa appaia opinabile una volta visti i nomi dei relatori, dato che sarebbe come augurarsi che un incontro possa fare chiarezza sulle verità del nazismo attraverso l'intervento a senso unico di due neo-nazisti.
3 commenti