Kim Davis è stata rilasciata


Per ordine di un giudice federale, Kim Davis è stata rilasciata dopo cinque giorni di prigionia. Era stata condannata per oltraggio alla Corte dopo aver disubbidito a tutte le sentenze che la intimavano a rispettare la legge e a garantire il diritto costituzionale al matrimonio fra persone dello sesso sesso.
La donna sosteneva che le sue convinzioni religiose dovessero garantirle il diritto di opporsi alla legge e di impedire la celebrazione di matrimoni in tutta la contea «nel nome di Dio». La donna si è sposata e divorziata quattro volte e quattro anni fa si è convertita al cristianesimo. Si è anche rifiutata di presentare le proprie dimissioni, ben sapendo che la sua inadempienza nello svolgimento del suo incarico non sarebbe stato passibile di licenziamento se non mediante una causa di impeachment dato che il lavoro le era stato assegnato mediante un'elezione popolare.
L'ordine di custodia è stato rilasciato dal giudice David Bunning, lo stesso che l'aveva fatta arrestare. Dinnanzi a dei testimoni, la donna ha dichiarato sotto giuramento che avrebbero iniziato a rispettare la legge e ad emettere licenze di matrimonio a tutte le coppie legalmente ammissibili.

Se l'integralismo cattolico ha fatto quadrato attorno alla donna, sostenendo che fosse inammissibile che una cristiana non potesse rifiutarsi di rispettare la legge, il caso non ha sicuramente giocato a favore dei movimenti omofobi che si sono preoccupati di pagarle tutte le spese legali. L'attenzione mediatica ha mostrato l'evidenza del tentativo di utilizzare la religione come scusa per commettere violenze e persino il governatore repubblicano si era affrettato a dichiarare che non aveva neppure letto la richiesta avanzata da alcuni gruppi cristiani per il rilascio anticipato della donna. Qui non si era dinnanzi ad un pasticcere che non vuole cucinare una torta, si è dinnanzi ad un pubblico ufficiale che sostiene di poter riscrivere la legge se non condivide le norme dello Stato che è chiamata a rappresentare. Un sondaggio ha anche rivelato che solamente il 26% degli americani appoggia le scelte della Davis.
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