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Laura Pausini: «Non mi sposo perché la mia amica lesbica non lo può fare»

È durante la presentazione stampa del suo nuovo album "Simili" (in uscita in tutto il mondo il 6 novembre) che Laura Pausini ha toccato temi importanti come il matrimonio e la religione.
La cantante non ha usato mezze parole nell'affermare che «è colpa della Chiesa se l'Italia è un Paese antico» o che «non ci credo che qualcuno, lassù, mi obblighi a non amare un altro Dio».
Ma è in merito alla sua decisione di non convolare a nozze con il suo compagno che spiega i motivi politici che l'hanno portata a quella scelta: «Non mi sposo perché mi fa rabbia che la mia amica lesbica non possa godere dei miei stessi diritti», ha dichiarato dinnanzi ai cronisti riuniti a Miami.
Ed è così che da una parte c'è chi è pronto a inventare false teorie pur di garantirsi un privilegio negato al prossimo, dall'altro c'è chi sceglie non avere legami che siano negati ai propri cari. Sono due immagini dell'Italia, in quello scontro che vede i diritti contrapposti al pregiudizio e la libertà contrapposto all'egoismo di chi si cura solo del proprio orticello. Ed è nel scegliere lo schieramento che qualcuno dovrebbe porsi delle domande sul vero significato del definirsi cristiano...


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