Il Partito dei vescovi: un gruppo pralamentare mai eletto che impone le sue regole agli italiani


È la solita associazione ProVita a dare ampio ad una una lettera che sostengono sia stata scritta da un vescovo friulano. L'obiettivo, come presumibile, è l'uso di una figura religiosa per cercare di incentivare la partecipazione a quel loro Family day con il quale intendono istituzionalizzare l'omofobia e agevolare la scalata politica della Lega Nord (ossia il partito a cui spesso si appoggiano Brandi ed Amato).

Gli slogan ci sono tutti: dal sostenere che si tratti di una «manifestazione di popolo a sostegno della famiglia e a difesa del diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà», al lamentare come quella legge osi assegnare «a una coppia omosessuale i diritti tipici che il matrimonio conferisce a marito e moglie». All'appello c'è anche l'immancabile strumentalizzazione della gpa, con frasi volte a sostenere che il progetto di legge sia «una tale aberrazione, doppia e tripla, perché permetterebbe ad esempio a un uomo con tendenze omosessuali, che volesse diventare papà, di ricorrere (all'estero) all'abominevole pratica dell’utero in affitto, e poi, impunito, di far adottare al compagno il figlio così generato».
Riguardo alla campagna acquisti, il presunto sacerdote avrebbe poi aggiunto: «Per la posta in gioco in questo momento, ognuno di noi faccia tutto il possibile per partecipare a questa manifestazione e per portarvi il massimo numero di persone. Coinvolgiamo il soggetto, l’associazione, il movimento, la rete di amici e di collaboratori che ognuno di noi rappresenta. Diamo massima diffusione a questo messaggio, facendo presente che in questo momento è veramente importante lanciare all'Italia e al suo Parlamento un appello appassionato, chiaro, pubblico e politicamente rilevante».

È dunque sulla disinformazione e sull'abuso della credibilità che si basa un appello volto a danneggiare migliaia di persone. Preti che non paiono avere la più pallida idea della realtà, si fanno portatori dell'isteria creata dall'integralismo cattolico per sfruttare alcuni pregiudizi al fine di impedire la felicità altrui
Nonostante tale atteggiamento stia portando ad un progressivo ed inarrestabile esodo dei fedeli dalle chiese, c'è il rischio che qualcuno magari creda davvero quelle menzogne. Magari pure in buonafede, vittima della cattiveria di chi sfrutta Dio e la rete di parrocchie per fini politici che nulla hanno a che fare con la fede o il bene comune.
Si è dinnanzi ad un vero e proprio partito politico, intenzionato a dettare legge senza che nessuno l'abbia mai votato. È in quell'atteggiamento che traspare la violenza politici di chi esige che alcuni cittadini siano discriminati nel nome di quella disinformazione che lo stessi hanno creato, in un clima lobbistico che rende l'Italia un Paese ormai indegno di essere considerato tale.
Le Corti europee hanno stabilito che l'Italia violi i diritti umani di migliaia di cittadini. una chiesa che scende in campo per calpestare i diritti umani non è più una chiesa. è un califfato cattolico che vuol dettar legge senza passare da democratiche elezioni.
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