Quelli che difendavano Italo dalla «gaystapo» ora vogliono boicottare Ikea perché non discrimina


L'integralismo cattolico non ha atteso un solo secondo prima di strumentalizzare le proteste di chi non ha apprezzato l'iniziativa con cui Itali ha scontato il biglietto a chi avesse manifestato contro i loro diritti. Ed è così che l'associazione ProVita ha immediatamente paragonati i gay a dei nazisti, titolando «La Gaystapo contro gli sconti di Italo». Peggio riuscì a fare solo la Manif Pour Tous che si paragonò a Rosa Parks.

Ovviamente la strumentalizzazione era più che evidente, ancor più se pronunciata da chi inneggia ad una nuova razza ariana basata sull'orientamento sessuale. Persone che creano eventi a cui parteciperà anche chi inneggia a Mussolini per chiedere che i gay e le lesbiche siano rese «prodotto chimico per le saponette». Insomma, siamo dinnanzi agli alleati dei neofascisti e che negano la realtà accusando le loro vittime delle loro colpe (proprio come facevano i nazisti con gli ebrei).

E qualora ve ne fosse bisogno, quell'ipocrisia è stata nuovamente confermata. Chi sosteneva che i gay non dovevano osare contestare o boicottare chi pagava loro il biglietto del treno, oggi chiede che Ikea sia boicottata perché non discrimina.
È così che funziona la propaganda del pensiero unico catto-fascista: ci si pone come delle vittime, sostenendo che delle persone molto cattive non si lascino discriminare in silenzio, ma poi si attacca con indicibile violenza chiunque abbia un'idea diversa dalla propria. E la propria idea non è così strutturata, ma basata solo sul chiedere che lo stato e l'universo intero li consideri migliori di chiunque altro.

«Non rompete i coglioni a chi lavora per portare avanti l'economia», scrivevano in difesa di Italo. Ora sono lì dietro alla testiera a dire: «La famiglia è una sola. Tutte le altre unioni non fanno una famiglia. Questa volta avete sbagliato il libretto delle istruzioni. Domani vi rimando la tessera Ikea Family. La vostra famiglia non mi interessa». «Vorrei ricordare all'Ikea poi che le coppie conviventi dello stesso sesso censite in italia, sono 7500, vi auguro di avere solo quelli come clienti». «Allora cosa le mettete a fare le brugole nelle confezioni tanto si possono avvitare i bulloni con altri bulloni, no?». «Non ritengo sia compito di un venditore di mobili,tra l'altro scadenti,fare della politica; poiché avete scelto questa strada,io scelgo la mia:non metterò mai più piede nei vostri magazzini».

Ma come, non erano quelli che sostenevano che ogni azienda debba avere il diritto di pensarla come vuole? Ma, soprattutto, come intendono avvitare un bullone con una brugola???
1 commento