Un terzo degli studenti denuncia casi di omofobia a scuola


L'omofobia nelle scuole italiane è un problema quantomai attuale. A sottolinearlo sono i risultati di un sondaggio realizzato da Skuola.net su un campione di circa 4mila studenti di medie e superiori.
Un terzo dei ragazzi dice di non aver mai parlato di omosessualità a scuola, un settimo denuncia che quando se ne è parlato, i propri professori l'hanno definita una "malattia". Uno studente su cinque dice che non rivelerebbe mai la sua omosessualità. Un terzo denuncia casi di omofobia da parte di docenti e coetanei in ambiente scolastico.
Ad aggravare il dato è come il 33% dei ragazzi che hanno subito omofobia dichiara di non aver fatto niente per reagire. La percentuale sale al 54% quando gli episodi si verificano online. Qualora si acquisisse la consapevolezza di essere gay, 1 ragazzo su 5 si chiuderebbe nel più assoluto silenzio. In particolare sono i maschi a temere qualsiasi confronto e ad avere le maggiori difficoltà nel fare coming out.

Fiorenzo Gimelli, presidente nazionale di Agedo, commenta: «Prima di parlare di omofobia a scuola, è necessario parlare di sesso-fobia. Da anni insistiamo sulla necessità di insegnare l'educazione alla sessualità e all'affettività a scuola, ma incontriamo troppe resistenze. È chiaro che se non si hanno i mezzi per gestire le proprie pulsioni e i propri sentimenti sia difficile entrare in relazione con gli altri, e si generi discriminazione e omofobia. Quando sono oggetto di bullismo, poi, troppo spesso i ragazzi gay sono soli nella loro battaglia. Si pensi che solo circa il 20% di loro ha fatto coming out, così spesso la famiglia neanche immagina ciò che sta passando. E la scuola al momento non è preparata ad accoglierli. È un vero problema se si pensa che il 5-10% della popolazione umana è omosessuale: questo vuol dire che tutti noi abbiamo tra amici e parenti una persona gay».
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