ProVita: «Non si deve parlare di gay ai minorenni. È omosessualismo e corruzione di minori»


L'impressione è che l'associazione ProVita Onlus si sia prefissa l'obiettivo di creare una società peggiore per i nostri figli, basando la sua ideologia sulla propaganda di distinguo di stampo fascista volti a ritenere che il diritto alla vita di alcune persone debba essere negata sulla base di caratteristiche personali.
Per raggiungere tale obiettivo la loro tattica pare sia quella di spaventare le persone più sprovvedute attraverso la disinformazione e la diffamazione, presumibilmente nella speranza che possano creare problemi nelle scuole. In fondo basterebbero anche solo due o tre genitori ben indottrinati per ogni scuola a garantire pressioni che porterebbero alla sospensione di qualunque attività di contrasto al bullismo pur di evitare il rischio di denunce e ripercussioni da parte dell'associazione.

Ed è così che si parte da un articolo intitolato "Omosessualismo – da anni – nelle scuole di Siracusa" in cui si afferma: «Continua nel 2016 l’attività di indottrinamento all’omosessualismo avviata già nel 2014 nelle scuole superiori di Siracusa. Con la solita scusa della lotta alle discriminazioni, e per fare una “sana” educazione sessuale, l’Arcigay e i suoi attivisti salgono in cattedra a spiegare agli studenti delle classi terze e quarte superiori (quindi non ancora maggiorenni) quanto è bello il sesso omosessuale».
In realtà il progetto "Scuola Arcobaleno" non insegna che il sesso gay è bello, ma propone percorsi di dibattito volti a spiegare le differenze fra identità sessuale e orientamento sessuale, così come a proporre un'educazione alla affettività e al contrasto delle malattie sessualmente trasmissibili. ma per spaventare i bigotti, l'associazione ricorre sempre a stupide semplificazioni che paiono studiate a tavolino per creare confusione e fraintendimenti. Tant'è che su quella base si spingono a sostenere che la "buona scuola" introduca l'inesistente «ideologia gender» nelle classi e che «l'omosessualismo è solo uno dei risvolti dell’ideologia gender. E, in adempimento alla legge 107/2015, l’Arcigay direttamente entra in classe a fare educazione sessuale ai ragazzi di 16 anni».
Ma non solo, l'articolo lancia accuse ancora peggiori nell'affermare: «Se poi andiamo ad approfondire, nelle scuole di Siracusa la propaganda ideologica LGBT è cominciata ancor prima: già nel 2008. Ciò risulta dalle pubblicazioni dell’associazione Stonewall, che già in quegli anni portava dalla “monocultura eterosessuale alla democrazia affettiva” i giovani siracusani. Insomma, l’omosessualità è democratica e l’eterosessualità no. Essere gay o lesbiche è decisamente meglio che essere attratti da persone del sesso opposto».
Tutte menzogne diffamanti buttate lì solo per concludere che: «Questo è l’omosessualismo. Questa è propaganda ideologica, tesa alla corruzione di minori».
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