Sposati e sii sottomessa? Questa sera a Verona si parlerà di diritti delle donne e ideologia gender


In Italia, le donne hanno combattuto per acquisire diritti, autodeterminazione, libertà: il diritto ad abortire gratuitamente e in sicurezza, la possibilità di scegliere se e come avere una gravidanza, la libertà di amare un uomo o una donna, fare una famiglia o pensare alla carriera. Conquiste importanti, ma continuamente, e oggi più che mai, minacciate. I movimenti integralisti cattolici da anni hanno posto sotto attacco quelle libertà per tornare a una morale che non prevede di fferenti scelte, ma l’esclusivo ruolo di madre e moglie amorevole e accudente per tutte.
Ma non sono solo le scelte delle donne a essere minacciate: lo sono anche i corpi di quelle che non vogliono adeguarsi ai compiti che qualcun altro ha scelto per loro. E troppo spesso, le famiglie diventano delle gabbie in cui si consuma una violenza omicida.
Che posto ha la violenza contro le donne nella nostra società? In Italia si può ancora abortire? Utero in affi tto, maternità surrogata, gestazione per altri: di cosa stiamo parlando? E cosa c'entra tutto questo con «l’ideologia gender»?

Saranno queste le domande a cui la Comitata Giordana Bruna terrà di dare risposta in un dibattito pubblico dal titolo "Sposati e sii sottomessa?" che si terrà questa sera A Verona presso la sala Lodi (Via San Giovanni in Valle) a partire dalle ore 20.30.
Interverranno Cristina Martini, ricercatrice e media educator di ProsMedia, che si occuperà di violenza di genere e di come come gli stereotipi di uso nei media modi ficano la percezione della realtà. Valeria Mercandino, dottoranda in filosofia e attivista, si occuperà di sottomissione e di capire chi ha paura della libertà delle donne. Maria Geneth, ginecologa e sessuologa, tratterà il tema della vita e salute delle donne. Serena Marchi, giornalista, si occuperà della gestazione per altri ai tempi del gender. Introduce e modera Laura Sebastio, attivista e counselor.

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