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Corea del sud. Una corte rigetta la richiesta di legalizzare il matrimonio egualitario

Kim Gwang Jho-Soo e il suo partner Kim Seung-Hwan hanno deciso di intraprendere una difficile battaglia legale per cercare di veder riconosciuto il loro diritto a sposarsi. Lo hanno fatto in Corea del Sud, dove l'omosessualità non è illegale ma lo stima sociale è ancora molto forte.
La loro argomentazione si basava sul sostenere che il diritto civile dovrebbe essere visto attraverso un "genere neutro" attraverso i principi costituzionali dell'uguaglianza e parità di tutti i cittadini Il tribunale distrettuale ha però rigettato la loro richiesta. I giudici hanno sostenuto che «una unione tra persone dello stesso sesso non può essere riconosciuto come il matrimonio attraverso il sistema giuridico esistente» dato che «le leggi correlate, tra cui la costituzione e diritto civile, si fondano sulla nozione di un vincolo coniugale che preveda l'unione di persone di sesso diverso».
Nonostante il clamore mediatico suscitato dalla causa avesse fatto sperare un possibile esito diverso, la coppia non si è fatta sorprendere dalla decisione. «Siamo delusi, ma non abbiamo ancora finito», ha dichiarato il loro avvocato nello spiegare come fosse già in programma un possibile ricorso in appello. La battaglia legale andrà dunque avanti.


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