Giovanardi: «Il vile attacco fascista al Gay center non c'è mai stato. I gay sono come il Terzo Reich»


Dopo aver sostenuto che non ci fosse nulla di grave nel perseguitare una coppia gay al fine di cacciarla da casa loro in virtù del loro orientamento sessuale e dopo aver asserito che sia Dio ad esigere l'elusione sociale dei gay attraverso un presunto diritto di bollare come «inaccettabile» le caratteristiche naturali di alcune persone, la Nuova Bussola Quotidiana torna a lanciarsi dalla parte dei violenti e dei neofascisti attraverso
un articolo
dal titolo "Il vile attacco fascista al Gay center? Non c’è mai stato".

Grave, gravissimo, è come questo negazione della realtà giunga da un senatore della repubblica: a firmare quella vergogna troviamo infatti Carlo Giorvarnardi. Forte di come la sua intera esistenza politica si basi solo sulla sua avversione verso gay e lesbiche, il senatore scrive:

Due degli undici principi sulla materia, teorizzati dal ministro della Propaganda del III° Reich Joseph Goebbels, erano: «il principio dell’esagerazione e del travisamento», con «il trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave», ed «il principio di orchestrazione», cioè «limitare la propaganda a un piccolo numero di idee e ripeterle instancabilmente, presentarle sempre sotto diverse prospettive, ma convergendo sempre sullo stesso concetto».
Negli ultimi due anni abbiamo più volte scoperto come atti di minaccia o violenza nei confronti di omosessuali, denunciati dalle associazioni Lgbt, corrispondono esattamente ai due principi sopraesposti e cioè un atto di omofobia inesistente trasformato in una orchestrazione corale di denuncia contro l’omofobia e la necessità di reprimerla anche con norme penali. Ecco il tipico esempio di come funziona questo meccanismo: sabato 14 maggio mattina, alle nove gli attivisti dal
Gay Center annunciano sulle agenzie una conferenza stampa per stigmatizzare un’azione squadrista e intimidatoria che Forza Nuova avrebbe compiuto nella notte ai loro danni: per il Gay Center sono «metodi fascisti da condannare».

In realtà la ricostruzione del senatore è frammentaria se non completamente distorta. Il 13 maggio, alle ore 22:53, è sulla pagina Facebook della sezione romana di Forza Nuova che è stato pubblicato un video in cui i forzanovisti si vantavano di aver organizzato due blitz. Al grido di «la perversione non sarà mai legge», il gruppo neofascista asseriva: «Questa notte Alessio Costantini, responsabile romano di Forza Nuova e candidato al consiglio comunale di Roma con "Iorio sindaco", ha compiuto alcuni blitz: al gay center dell'Arcigay di Testaccio durante una riunione e nella sede del Pd, per protestare contro la legge sulle unioni civili approvata in Parlamento ieri».

Il senatore Giovanardi parte così a lamentare la solidarietà ricevuta dal sottosegretario Ivan Scalfarotto o dal presidente regionale Nicola Zingaretti, così come elenaca anche i nomi di Roberto Giachetti, Michela Di Biase, Massimiliano Valeriani, Ileana Pezzoni, Virgina Raggi, , Stefano Fassina e Alessandro Onorato. Il tutto per giungere ad affermare:

Come sono solito fare, prima di prendere posizione, ho cercato di capire che cosa fosse accaduto e per saperlo mi sono rivolto alle istituzioni che nel nostro ordinamento sono deputate a vigilare e a contrastare i fenomeni di intimidazione e violenza. La risposta di Prefettura e Questura mi permettevano di uscire con un’Ansa delle ore 18,20 nella quale rilevavo come agli organismi competenti non risultasse essere avvenuta nessuna aggressione e che nessuna denuncia era stata presentata: il fatto che aveva scatenato il diluvio di dichiarazioni era stato l’affissione di un volantino con il titolo “La perversione non sarà mai legge”, alla porta del Gay Center e di un analogo volantino ad una sede del Pd, con critiche alla legge sulle Unioni Civili.
Dopo la mia dichiarazione nessuno si è fatto più vivo, avendo smascherato ancora una volta questa incredibile capacità di creare artatamente un allarme costruito sul nulla per orchestrare violente campagne rivolte a tutti coloro che non si vogliono inchinare al pensiero unico delle associazioni Lgbt.

Quindi i fatti non sarebbero mai accaduti e Forza Nuova non avrebbe mai compito quel blitz di cui loro stessi si vantano. E noi poveri deficienti che abbiamo creduto alle immagini del video al posto di affidarci alla superiore conoscenza di Giovanardi, pronto a scjherarsi pure con i neofascisti quando si tratta di mancare di rispetto a gay e lesbiche.
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