Il sinodo cattolico tedesco: «Anche quelle gay sono famiglie»


Il documento finale del Sinodo della Chiesa cattolica, tenutosi diocesi tedesca di Trier, consiglia di «promuovere un cambiamento di atteggiamento nei confronti delle coppie formate da persone dello stesso sesso per garantire pari rispetto ed evitare un peggioramento della loro vita». Ma non solo, il vescovo cattolico di Treviri ha anche sostenuto che le famiglie gay con figli devono essere ritenute a pieno titolo «famiglie» anche all'interno della Chiesa Cattolica.
Il documento di circa 40 pagine è stato approvato sabato scorso con 212 voti a favore e solo 19 contrari. Il vescovo Stephan Ackermann ha poi apposto la sua firma alla fine della settima riunione plenaria dei laici e del clero nella ex abbazia imperiale St. Maximin.
Con l'adozione del documento finale, il Sinodo si è conclusa dopo due anni e mezzo di deliberazioni. È stato il primo Sinodo cattolico in Germania dal 1990.

Tra i principali punti della riforma adottata c'è il riconoscimento di un concetto di famiglia allargata: «La famiglia non è solo dove le coppie hanno figli -afferma il documento finale- ma anche dove le donne e gli uomini si assumono la responsabilità dei figli del partner come in famiglie ricomposte. Includono genitori single o coppie non sposate con i loro figli, diverse generazioni che vivono sotto lo stesso tetto o in cui i partner dello stesso sesso si prendono cura dei bambini».
Ciononostante, non tutti i punti decisi dall'Assemblea sono stati approvati. Ad esempio il vescovo Ackermann ha utilizzato il suo diritto di veto per eliminare la richiesta di una benedizione per le coppie che si risposano.
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