Aggiornamenti dalla strage di Orlando

Le autorità hanno identificato tutte le 49 vittime della carneficina di Orlando, anche se negli Stati Uniti montano le polemiche per il ritardo con cui le loro famiglie sono state avvertite.
La partecipazione della nazione pare tangibile e le 30 mila donazioni raccolte da Equality Florida hanno superato quota 1 milione di dollari. Le donazioni raccolte nelle sole 14 ore dopo la sparatoria di Orlando, assicura l'associazione LGBT, andranno direttamente alle vittime e alle famiglie.

Giunge anche notizia di veri e propri eroi che hanno salvato la vita ad altri coetanei. Ad esempio uno studente d'infermeria, Joshua McGill (26 anni), era presente al momento della sparatoria ed ha salvato la vita ad un cliente del Pulse che era stato ferito ad entrambe le braccia e alla schiena. L'episodio ha avuto luogo nel parcheggio del locale: Joshua ha sentito dei lamenti ed ha soccorso l'uomo, identificato poi come Rodney Sumter. Usando la sua maglietta per arginare l'emorragia di sangue, ha salvato la sua vita. Entrambi sono stati poi trasportati all'ospedale della città.

Dall'FBI giunge anche notizia che la telefonata al 911 che il killer avrebbe effettuato per sostenere il suo supporto all'ISIS sarebbe avvenuta mentre Omar Mateensi trovava già nel nel bagno del locale ed aveva già ucciso. Il padre del killer ha dichiarato alla stampa: «Avrebbe dovuto lasciare a Dio la punizione per gli omosessuali»

Manifestazioni di solidarietà si stanno svolgendo in tutta Italia. Domani, martedì 14 giungo, ci saranno tre distinti appuntamenti. Alle ore 21 in Piazza della Repubblica a Perugia, Omphalos insieme ai cittadini e alle cittadine di Perugia ricorderà tutte le vittime della strage con una fiaccolata commemorativa. La MCC di Firenze organizzerà alle alle ore 21 (presso la Casa del Popolo di Settignano) organizza una veglia di preghiera per le vittime dei morti e dei feriti e per i loro familiari. A Bologna, a partire della 19.30, si svolgerà un presidio cittadino presso i Giardini di Villa Cassarini, a pochi passi dallo storico Cassero di Porta Saragozza, per sottolineare la necessità di salvaguardare senza soste gli spazi di libertà per le persone gay, lesbiche, bisessuali e trans, e nei pressi del triangolo rosa che ricorda le persone lgbt perseguitate e sterminate dal nazifascismo.


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