Christus Rex: «L'omosessualità è una patologia con cui gli ebrei vogliono infettarci»


Non passa giorno senza che l'integralismo cattolico non si preoccupi di sfamare la sete di discrimninazione dei loro adepti con articoli volti a legittimare la violenza contro gay e lesbiche. È dalle pagine del Circolo Christus Rex (realtà a cui alcune regioni hanno affidato la scrittura di mozioni omofobe imposte all'intera collettività) a pubblicare un articolo dal titolo "I poteri forti dietro l'omosessualizzazione della società".
Interessante è osservare come il termine «omosessualizzazione» sia stato simultaneamente lanciato da varie testate integraliste, quasi come se una regia comune avesse impartito l'ordine di far passare l'idea che i gay possano "contagiare" gli etero.

Scrive il circolo vicino a Forza Nuova:

Gay si nasce, o si diventa? Qualcuno obietterà che l’omosessualità è vecchia quanto il mondo. Ma nessuno può obiettare su quanto siano cresciuti i casi di rapporti omosessuali negli ultimi anni dopo la massiccia propaganda di media e di ”missionari” dell’omosessualità, basti pensare alla cantante Madonna, Sharon Stone, e moltissime altre star e divi di Hollywood che pubblicizzano la pratica omosessuale.

In realtà la spiegazione pare più semplice: a fonte di una percentuale che nel tempo è rimasta pressoché invariata, la maggior accettazione da parte della società ha favorito la visibilità Il fatto che qualcuno non si nasconda più non significa certo che l'omosessualità sia aumentata, semplicemente che alcune persone hanno decido di essere sé stesse alla luce del sole.
Eppure lo scopo propagandistico e diffamatorio dell'articolo pare diventare ancor più evidente non si lancia in curiose asserzioni:

A tanti ragazzi introversi con difficoltà a socializzare viene consigliato di provare il rapporto omosessule perché -secondo loro- la causa dei propri problemi potrebbe celarsi dietro una omosessualità repressa (!)
In realtà il numero di coloro che sono cresciuti dalla prima infanzia (non dalla nascita) con la tendenza all’omosessulita’ e’ un numero piuttosto esiguo, le parole d’ordine del giorno d’oggi sono: sperimentare a tutti i costi, piacere, godere, trasgredire. La stragrande maggioranza di persone che si considerano ”omosessuali” hanno anche rapporti con persone del sesso opposto.

E dinnanzi ad asserzioni simili non è facile trovare parole: chi mai consiglierebbe a qualcuno di fare sesso con altri uomini se in difficoltà relazionali? E perché mai la maggior parte degli omosessuali dovrebbe avere rapporti con onne (divenendo così bisex e non più gay)?
L'impressione è di essere dinnanzi a chi scrive parole a caso al solo fine di creare un "noi" e un "loro", sostenendo anche che gay non si nasca ma si diventa. E tutto questo citando come esempio Oscar Wilde, gay e sposato. Il tutto nella totale noncuranza di come un esempio del 1800 non appaia così attuale.

Si passa poi a sostenere che l'omosessualità sia patologia, citando l'unico personaggio che ha sostenuto una simile tesi, ossia Joseph Nicolosi. Citando l'ideatore della fantomatiche "terapie riparative" si lanciano nel sostenere che «il cambiamento è davvero possibile. Noi vediamo sempre più individui che vogliono farsi avanti pubblicamente e dare la loro testimonianza. Cinque anni fa sarebbe stato molto difficile trovare un ex omosessuale che volesse esporsi, ma fortunatamente oggi uomini e donne che erano dichiaratamente gay e lesbiche, che vivevano lo stile di vita gay, ora vogliono discutere apertamente del loro processo di cambiamento».
E per sostenere quelle teorie citano i documenti del Narth, ovviamente senza dire che quella è l'associazione fondata da Nicolosi quindi sono sempre le sue teorie ad essere espresse in quelle carte. Ed ancora, si fa il nome del solito Luca Di Tolve, l'unico personaggio che l'integralismo conosco pronto a sostenere che sua "diventato" etero per farla pagare a quei gay che sostiene gli abbiano attaccato l'HIV mentre faceva sesso mercenario non protetto nei parchi. Ed anche lui, ovviamente, si è dichiarato un gran seguace di Nicolosi.

Nella falsificazione proposta dal sito, si afferma che:

Di Tolve non è un tizio qualunque. Nel 1990, fu uno dei primi a essere eletto Mister Gay nella discoteca Nuova Idea International di via De Castillia, il locale più trasgressivo di Milano, che ancor oggi offre «ragazzi tanti e boni» e «le migliori cubiste trans».

Bhe, il riferimento non è al concorso di Mr Gay ma al titolo assegnato durante una serata in discoteca (che di certo non ha la valenza si un concorso nazionale), così come pare ignorino che La Nuova Idea è stata espropriata da Formigoni nel 2009 dato che non gradiva la presenza di gay vicino al lussuoso palazzo che stava costruendo. Il locale è stato raso al suolo ed oggi è un terreno incolto ricoperto da erbacce.
Dettagli, forse, ma che ben ci spiegano quale siano le genralizzazioni e le falsificazioni proposte nelle ricostruzioni di questa gente.

Sempre sull'onda della generalizzazione, l'articolo afferma poi che la storia di Di Tolve non è isolata perché «Su internet si possono trovare facilmente siti che raccolgono la testimonianza di migliaia di persone un tempo omosessuali che raccontano l’uscita dal tunnel dell’omosessualita’,ascoltando le loro testimonianze non viene per nulla fuori quel quadro idilliaco che ci viene proposto dai media : exhomovox omosessualità e identità e in molti altri siti».
Buffo, perché il riferimento è ad un sito che veniva curato da Alida Vismara (la casalinga svizzera che dice di voler "curare" i gay) attraverso racconti tradotte dai messaggi promozionali con cui il Narth vende le sue "terapie riparative". Il tutto senza che nessuno abbia mai potuto vedere queste persone dopo che alcuni tribunali hanno condannato per frode la documentazione proposta.

Si passa poi ad una serie di citazioni sconclusionate. Ad esempio si afferma che

Ecco un altro indizio di attitudine patologica. L’omosessuale Mark Dennis ha ammesso in un’intervista concessa al Wall Street Journal che «il progetto gay […] è di pianificare la fine degli”animali da riproduzione” (gli eterosessuali) attraverso il controllo dell’istruzione pubblica». «Noi sodomizzeremo i tuoi figli, simboli della tua flebile virilità, dei tuoi sogni superficiali e delle tue volgari bugie. Noi li sedurremo nelle tue scuole, nei tuoi dormitori, nelle tue palestre, nei tuoi spogliatoi […], nei tuoi seminari, nei tuoi gruppi giovanili […], ovunque ci siano uomini insieme ad altri uomini. Trema, porco eterosessuale quando appariremo davanti a te senza le nostre maschere». Michael Swift, attivista gay. (in Gay Community News, del 15-21 febbraio 1987).

Sarebbe interessante verificare quanto affermano, eppure non pare rintracciabile l'interviste a cui fanno riferimento. O, perlomeno, non nella formulazione originale. A raccontare quelle citazioni ritroviamo il solito Luca di Tolve in alcuni realizzati per la promozione di fantomatiche "terapie riparative".

Non poteva poi mancare una deriva antisemita con il sostenere:

I movimenti omosessuali sono stati fondati e diretti tutti da ebrei : l’ebreo Magnus Hirscheld fondatore del movimento europeo di liberazione dei movimento omosessuale, l’ebreo Aldo Mieli che porto’ il movimento omosessuale in Italia; il transessuale ebreo Mario Mieli che fu esponente di spicco del movimento omosessuale italiano, l’ebrea Marta Levi che ha patrocinato diversi gaypride ed è in prima linea nella diffusione della pratica omosessuale in Italia. I rabbini incoraggiano i loro ragazzi a sposare donne, ma, attenzione: donne ebree. Il modello gay viene in realtà proposto soltanto ai goym (i non ebrei) con pressioni non indifferenti, affinchè la cultura omosessualista venga insegnata nelle scuole pubbliche ai ragazzini goym, mentre i giudei preferiscono mandare i loro eredi nelle scuole private. Guarda il video:coinvolgimento delle istituzioni ebraiche nelle associazioni che promuovono l’agenda gender e le associazioni LGBT in USA.

Clicca qui per leggere l'articolo integrale pubblicato da Christus Rex.
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