Christus Rex: «Esigiamo l'obiezione alle unioni sodomite. Gli ebrei si sciacquino la bocca prima di parlare dei fascisti»


Tra una strizzata d'occhio ad Almirante e una critica «all'ebreo» che deve «sciacquarsi la bocca» dinnanzi al fascismo, il circolo "Christus Rex" torna nuovamente aggredire i cittadini gay attraverso i suoi soliti insulti. È dalla pagine del sito dell'organi vicino a Forza Nuova che il loro leader, Matteo Castagna, ci spiega la sua teoria volta a sostenere che Dio sia un nazismo e che l'oppressione sia parte della loro fede religiosa.

In un italiano pressoché incomprensibile, l'uomo afferma:

“Verona replica a Cirinnà, Arcigay e Pd con una presenza a Porta Palio modello sagra dell’anguria in un paesino della bassa, come avevamo previsto già nei giorni scorsi. Un’ autentica spernacchiata del popolo scaligero al Governo ed alla sua iniqua legge sulle unioni (in)civili. Quattro gatti accaldati, che si sentono fare l’elogio di Tosi, perché ha fatto una “mutazione genetica”: Ieri coi cattolici tradizionalisti indossando la maglietta “Noi Romeo e Giulietta, voi Sodoma e Gomorra”, oggi pronto a celebrare l’unione tra “Romeo e Romeo”, alla casa di Giulietta.
Ma Monica Cirinnà simula felicità ed è in grado di dire che in città le richieste di “unioni civili” sono già molte. Nessuno ha riso, forse per ordine di partito. Quante sono? Ben 12 su 250.000 abitanti e vedremo quante ne andranno veramente in porto. Siamo alle comiche.
Noi, intanto, ci rivedremo presso la Corte Costituzionale ove depositeremo istanza per l’obiezione di coscienza estesa a tutti, non solo ai sindaci, perché non si può delegare ad altri di peccare al osto proprio, addirittura per legge! Neppure Stalin…E alzeremo le barricate, assieme a tutte le forze politiche e non, che hanno ancora buon senso contro l’adozione di minori a coppie dello stesso sesso. Si tratterebbe di un’aberrazione ai danni dei bambini, che per natura hanno bisogno di mamma e papà”.

È buffo come un gruppo che bestemmia il nome di Dio attraverso un nome che insulta il sentimento religioso comune (forse scambiando la croce di Cristo con quella uncinata) si possa permettere di sostenere che i diritti siano questione di numeri e che la discriminazione sia un dovere di ogni buon camerata fedele ai distinguo del fascimo. Ovviamente Castagna non prende neppure in considerazione l'ipotesi che un qualche ufficiale possa negare i suoi diritti, perché da buon "ariano" parte dalla premessa che a lui tutto sia dovuto: solo alle persone a lui sgradite deve essere tolta dignità.
Chiaramente anche lui ricorre ai soliti slogan populisti con cui i vari Brandi ed Adinolfi hanno già imbrogliato molti bigotti, anche se facile è notare che siano meglio due papà o due mamme che due camerata votati all'odio. Quindi forse questa gente che si dice tanto "cristiana" farebbe bene a dare retta a Gesù, guardando all'enorme trave che è nel loro occhio e non alla pagliuzza del prossimo. E, ammesso che Dio non abbia abdicato in favore di Castagna, il signorino farebbe bene a tenere per sé anche le accuse di "peccato" dato che nell'amore non c'è timore (1Gv 4,18).

Incommentabile è poi il suo sostenere che i violenti debbano poter infrangere la legge attraverso scuse al limite del blasfemo. Anche perché poi chi glielo spiega al funzionario che ha registrato il divorzio di Adinolfi che deve essere condannato a morte per aver infranto un dogma cristiano?
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