La NuovaBQ chiarisce: Dio non è accoglienza, il nostro Dio è odio verso il prossimo


Ci siamo già occupati dell'agitazione scoppiata fra le fila dell'integralismo cattolico dinnanzi alle parole di monsignor Nunzio Galantino, il quale ha osato scrivere: «Sodoma è salva perché ci sono i giusti, anche se pochi; ma la città è salva soprattutto perché c’è Abramo, uomo di preghiera, che non fa da accusatore implacabile, non parla contro ma parla a favore».
Tra le reazioni più violente c'è quella di Riccardo Cascioli, direttore de La Nuova Bussola Quotidiana e de Il Timone, sfotte Galatino con una vignetta offensiva prima di lanciarsi nello scrivere:

Galantino commentava la prima lettura di domenica scorsa che presentava appunto il capitolo 18 della Genesi quando Abramo chiede a Dio di risparmiare Sodoma se anche nella città ci fossero soltanto dieci giusti, e Dio acconsente. La lettura della Messa in effetti si interrompe qui e questo sicuramente può avere indotto dei fedeli distratti a pensare che Sodoma fosse salva. Ma da un sacerdote e soprattutto da un vescovo, che si picca di essere un grande teologo, ci si aspetta che conosca anche il seguito. In effetti, anche nel brano letto la presenza dei dieci giusti è un’ipotesi tutta da verificare. E infatti nel capitolo 19 Dio seppellisce Sodoma sotto una pioggia di fuoco e zolfo (peraltro dopo che i sodomiti hanno tentato di sodomizzare anche i due angeli inviati da Dio in sembianze umane).

Dopo aver sostenuto che Dio sia disposto ad uccidere delle persone giuste (e c'è da rabbrividire dinnanzi alla mostruosa opinione che questa gente ha di Dio), Cascioli passa alle sue solite rivendicazioni omofobe volte a sostenere che il cristianesimo serva solo per dire che gli altri sbagliano:

Visto l’argomento, molti hanno collegato la riscrittura galantiniana della Bibbia alla tendenza catto-gay oggi dominante. È certamente un processo alle intenzioni, ma è pur vero che questa pagina di Genesi da un po’ di anni è entrata nell’occhio del ciclone. Per millenni infatti l'interpretazione non è mai stata messa in discussione, tanto è chiaro il testo; non a caso "sodomìa" (con i suoi derivati) è diventata una parola della lingua comune. Ma ora le cose sono cambiate: per poter affermare che la Bibbia non condanna l’omosessualità, oggi molti teologi in carriera affermano che il vero peccato degli abitanti di Sodoma che fa scattare l’ira di Dio non è la pratica omosessuale bensì la mancanza di accoglienza nei confronti degli stranieri, degli ospiti.

Ed è proprio per difendere la sua posiamone contro l'accoglienza degli immigrati, a favore dell'uso di armi contro chiunque abbia una religione diversa dalla sua e a sostegno dell'introduzione di distinguo di stampo fascista nel diritto familiare, Cascioli aggiunge:

Vi fa venire in mente qualcosa? Eh già, avanti ancora un passettino e oggi i veri sodomiti sarebbero quelli che chiedono di controllare l’immigrazione. Sarà un caso, ma nella stessa omelia monsignor Galantino –pur senza riferimenti espliciti a Sodoma, anche perché nel frattempo si è salvata– ha fatto l’ennesima tirata sull’accoglienza ai profughi: «Continuo a domandarmi –ha detto- come si possano tenere le mani giunte in preghiera e poi con le stesse mani respingere il fratello che chiede di essere accolto! (…) Continuo a domandarmi come si possa elevare la propria mente a Dio e semmai impegnare la stessa mente a trovare giustificazioni per chiudere il proprio cuore dinanzi a chi è profugo e perseguitato!».

Ed è nella logica del cristianesimo fai da te, quello per cui il fratello può anche morire se c'è da trarne un vantaggio, che Cascioli conclude:

Su questo tema ci siamo già dilungati molte volte e non vale la pena di ripetersi. Si potrebbe solo ribadire che il tema immigrazione è ben più complesso degli slogan galantiniani, che fanno fuori pure il diritto internazionale. Ma per uno abituato a riscrivere anche la Bibbia, cosa vuoi che sia.

Inutile a dirsi, chi sta riscrivendo la Bibbia per cercare di riportare in vita il nazismo appare proprio Cascioli, in quella sua sistematica e puntuale bestemmia a fini discriminatori contro il prossimo. Perché si potrà anche ritenere più ariano degli altri, ma da qui alla diffamazione e alla strumentalizzazione delle Scritture per sovvertire il loro messaggio originale.
A chiunque si chieda cosa possa spingere un uomo ad aderire all'ideologia dell'Isis, l'unica risposta sensata è che chieda a chi vorrebbe importare integralismi simili anche in Italia.
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