Finale Emilia fa retromarcia e cancella il documento discriminatorio contro le unioni gay


L'amministrazione comunale di Finale Emilia si è fatta pubblicità nel mondo integralista attraverso l'ostentazione di vergognose discriminazioni che venivano inflitte alle coppie gay per togliere dignità alle loro unioni. Nei documenti del Comune si precisava che i gay non avrebbero potuto avere al loro fianco amici o paranti, si sarebbero visti negare l'suo della fascia tricolore, gli sarebbe statoi impedito di scambiarsi anelli e non avrebbero potuto scegliere il luogo della cerimonia. Insomma, una sfilza di restrizioni che paiono stridere con una legge che prevede espressamente che tutte le disposizioni che si riferiscono al matrimonio si applicano anche alle unioni civili.
Conquistate le pagine dei giornali ed ottenuto il plauso dell'integralismo ultra-conservatore, il Comune ha iniziato a doversela vedere anche con quel dettaglio che parevano aver scordato, ossia che la loro discriminazione avrebbe potuto avere conseguenze penali gravi.
Si apprende così che l'amministrazione ha deciso di fare retromarcia ed documento che conteneva le prescrizioni restrittive sui come celebrare le unioni civili è stato cancellato dal web. Il tutto senza chiedere scusa alle persone offese o senza fornire dettagli, ma semplicemente cercando di nascondere ciò che aveva creato scandalo e indignazione in mezza Italia.
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