Christus Rex: «Putin inflessibile contro la propaganda omosessualista della scandalosa foto di una coppia gay»


La scomparsa dell'immagine della coppia gay che stava concorrendo per apparire sulla copertina del catalogo russo di Ikea non sarebbe dettata dalla paura delle coppie dinnanzi alla visibilità mediatica ottenuta, ma ad un intervento di Putin che avrebbe così neutralizzato quei luridi gay graditi a Dio. A sostenerlo è il solito Circolo Cristus Rex, autore di alcune mozioni omofobe approvate dalla Lega Nord e protagonista di una serie di manifestazioni pubbliche contro la dignità di quelle persone lgbt.
L'attacco è contenuto in un articolo dal titolo "Russia di Putin inflessibile contro la propaganda omosessualista: la scandalosa foto di una coppia gay sul catalogo Ikea viene censurata". Si apprende così che una coppia gay sarebbe «scandalosa» per il solo fato di esistere, così come si sostiene che sia da ritenersi «omosessualismo» ogni azione che non comporti una condanna, uno stigma o un'azione violenta ai danni delle comunità vittime della continua aggressione da parte del circolo veronese. Segue una sommaria ricostruzione dei fatti proposta da Il Giornale, ossia da un organo di stampa che da anni spalleggia a scopo politico i rigurgiti omofobi dell'integralismo.

Tra i commenti c'è chi dice: «In Russia vige una legge, giustissima, contro la propaganda omosessuale, non contro l’omosessualità. Il Giornale è troppo gay-friendly per voler evidenziarne la differenza». Sembra la stessa scusa di chi dice che bisogna odiare il peccato ma non i peccatori, dato che se sostenere che un gay non possa mostrarsi in pubblico significa attaccare i gay in quanto tali e non fantomatiche «propagande» di caratteristiche naturali insite nell'uomo.
Un altri utente rincara: «Solo in Russia poteva esserci questa reazione. Mi hanno detto che su ‘Mediaset’ quando accendono il televideo, un momento prima appaiono due figure con la dicitura “uomo cerca uomo”. Se avete un po' di pazienza, neppure molta, vi troverete tutti, compreso il vostro maggior alleato, in quel luogo "dove c'è pianto e stridor di denti" e avrete l’imbarazzo della scelta». Insomma, chi non sta con Putine non sostiene la repressione delle minoranze sarebbe condannato all'Inferno, ma curiosamente una simile sorte non toccherebbe chi usa Dio quale giustificazione a violenza, repressione e odio.
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