La fantomatica "teoria gender" è falso storico al pari dei Protocolli dei Savi di Sion


Le irresponsabili parole del papa sulla fantomatica "teoria gender" rischiano di essere uno tsunami che offrirà potere politico e di azione ai gruppi integralisti di estrema destra.
Se tutti noi sappiamo che non esiste alcuna "ideologia gender", sappiamo anche che è sotto quella definizione che l'integralismo cattolico vi racchiude la sua crociata conto ogni rivendicazione (vera o presunta) dei movimenti gay e di quelli femministi. Non vogliono alcun contrasto al bullismo nelle scuole, vogliono impedire i corsi di educazione affettiva, non tollerano la promozione della parità di genere e detestano la lotta contro le discriminazioni.
Con le sue insensate parole riguardo a fantomatiche «colonizzazioni ideologiche sui bambini», il Pontefice ha messo la bolla papale a quella follia. Un cumulo di stupidaggini promosse dalle varia associazioni integraliste che dicono che ai bambini verrà chiesto di «scegliere se essere uomini io donne» o che delirano riguardo a fantomatiche «lobby gay» che utilizzerebbero metodi massonici per «attaccare la famiglia fondata sull'unione di un uomo e di una donna» al fine di ottenere soldi e potere politico.
È sostenendo di voler «difendere i bambini» che une esercito di estremisti, formato dalle frange più integraliste e dai movimenti di neofascisti, marciano insieme alla Chiesa Cattolica nel diffondere isteria e paure sul web, nelle parrocchie e nelle piazze. La loro teoria è che i diritti dei gay siano una volontà di «poteri forti» che vorrebbero instaurare un «nuovo ordine mondiale» governato da un'ideologia neo-marxista, femminista e omosessualista che mira alla distruzione della famiglia «naturale» (definizione che nasce dal loro sostenere che l'omosessualità non sia naturale ma debba essere considerata come una possessione demoniaca).

Eppure quanto sta accadendo non è altro che un ricorso storico. Non è passato molto da quanto si cercò di creare l'idea di un complotto attraverso la diffusione dei cosiddetti Protocolli dei Savi di Sion.
Si tratta di falsi documentali fabbricati all'inizio del '900 con l’intento di diffondere il disprezzo contro gli ebrei. Si raccontò alla gente che tali atti sarebbero stati il risultato di incontri segretissimi tenutisi durante il congresso sionista del 1902-1903, un po' come oggi viene raccontato che la fantomatica "teoria gender" sarebbe nata da documenti preparati in occasione della conferenza mondiale dell’ONU del 1995.
I Protocolli dei Savi di Sion vennero così pubblicati nella Russia imperiale in forma di documento segreto attribuito ad una fantomatica cospirazione ebraica e massonica che avrebbe voluto impadronirsi del mondo attraverso il controllo dei media e della finanza e la sostituzione dell'ordine sociale tradizionale con un nuovo sistema basato sulla manipolazione delle masse. Ed è praticamente con le stesse teorie, gli stessi termini e le medesime procedure che ogni singolo giorno dell'anno le associazioni di estrema destra come ProVita o da gruppi ciellino come Tempi e La Nuova Bussola Quotidiana tentano di diffondere paura verso quei gay che metterebbero a repentaglio i «valori tradizionali» e «l'antropologia» dei popoli.
La falsità dei falsi Protocolli dei Savi di Sion venne appurata in breve tempo, ma qui siamo dinnanzi a teorie ancora più false che vengono benedette da un Papa pronto a parlare di complotti e di colonizzazioni ideologica. Un Papa che nel valorizzare quello che gli è stato detto dai vari Gandolfini (o sai suoi alter-ego) in una ostentazione dell'ignoranza sul tema in cui il pontefice si dice certo che i gay siano uomini che si sentono donne (anche se noi sappiamo che i gay sono uomini che si sentono uomini e che semplicemente amano altri uomini).

La "teoria gender" non esiste. Punto. esistono i "gender studies". Si tratta di studi che indagano su come la storia e la cultura abbiano costruito stereotipi riguardo alle identità femminili e maschili. Mostrano come le norme sociali siano state create, ma di certo non negano le differenze corporee e non sostengono che ciascuno di noi possa scegliere o inventare la propria identità e il proprio orientamento sessuale.
La parità di genere non significa negare le differenze, significa rigettare le teorie promosse da gruppi di sedicenti cristiani volte a sostenere che sia Dio ad aver creato l'uomo superiore alla donna. Si pensi, ad esempio, come durante i seminati di Di Tolve (tanto promossi dall'integralismo cristiano) si facciano leggere libri in cui si afferma: «L’uomo viene creato per primo e la donna per seconda. In paradiso un ordine del genere preclude la necessità dei ruoli sessuali in sé. L’uomo e la donna se ne stavano entrambi di fronte a Dio, liberi di trarre profitto con Dio e reciprocamente, senza prescrizioni di potere. Ma nella caduta, la donna viene ingannata per prima e conduce l’uomo all'inganno, un atto che inverte l’ordine dei sessi stabilito alla creazione. Questo porta alla dura conseguenza di Genesi 3,16, che stabilisce la leadership maschile e la sottomissione femminile».
Questo è ciò che si sta combattendo, non certo il fantomatico «indifferentismo sessuale» di cui blaterano Radio Vaticana o La Manifest Pour Tous. Il problema sono quegli esercizi in cui i "cattolici" dicono ai genitori che devono sgridare i figli se hanno atteggiamenti non ritenuti consoni al sesso, magari con le bambine a cui si insegna a ricamare e i bambini che devono giocare a calcio, non altro.
Il voler creare una finta minaccia per difendere la segregazione femminile, discriminare i gay e inneggiare ad una nuova razza ariana è un gioco pericoloso oltre che una palese truffa culturale. E non meno miserevole è il voler far credere che tutto ciò sia fatto nell'interesse dei più infifesi (i bambini) anche se nella reatà dei fatti saranno i primi a pagarne il prezzo.
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