La NuovaBQ aggredisce il figlio di Vendola e sostiene che non dovesse essere battezzato perché loro non odiano i suoi genitori


Con quella ferocia di cui solo l'integralismo cattolico pare capace, è La Nuova Bussola Quotidiana a scagliarsi contro il figlio di Nichi Vendola. Il tutto con l'arroganza e la crudeltà di adulti che non si fanno problemi ad accanirsi contro un neonato solo perché odiano i suoi genitori.
Appellandosi a quella religione che nelle loro mani diviene la scappatoia ad ogni forma di violenza, il sito integralista dice che «è grave che durante un'azione liturgica della Chiesa si sia riconosciuto che due persone dello stesso sesso sono genitori e costituiscono una famiglia». Già ,perché in fondo sappiamo come la loro teoria sia volta a sostenere che sia l'eterosessualità a fare la famiglia e non la natura o gli affetti. Ed è infatti trasudando odio che si lanciano nell'aggredire il piccolo con frasi ingiuriose come:

Nel disperato tentativo in atto ormai da tempo, ad ogni livello, di normalizzare tutto ciò che riguarda il mondo gay, non poteva non fare notizia, debitamente riferita con la giusta dose di simpatia da tutti i media, il battesimo del piccolo Tobia, il bambino che i notiziari e i giornali dicono, pudicamente, essere nato otto mesi fa in America, ma che meglio si dovrebbe dire essere stato otto mesi fa strappato dalla madre e consegnato al suo padre biologico, Eddy Testa, e relativo "compagno", Nichi Vendola, per diventare il "figlio" di due uomini, privato definitivamente di una mamma.
Il rito è avvenuto in un piccolo paese sul confine tra Lazio e Campania, come richiesto dai due omo-pseudo-genitori.

Si passa così a residente sulle famiglie altrui per lanciare anatemi e giudizi morali. Il tutto in quel clima in cui gli integralisti denunciano chiunque osi parlare della loro vita privata o possa dissentire dal loro stile di vita. Cercando di togliere dignità ai genitori del piccolo, il gruppo d'odio guidato da Riccardo Cascioli sentenzia:

Il parroco dichiara tranquillamente ai giornali che i genitori hanno fatto il regolare percorso di preparazione. Ora, si dovrebbe capire a chi si riferisce. Prima possibilità: con la parola genitori ci si riferisce all'uomo da cui proviene il seme e alla donna che lo ha portato in grembo e partorito: è evidente che non si tratta di questo, visto che la donna in questione si trova di la dall'Altantico; seconda possibilità: i genitori sono la coppia che lo ha adottato (ammesso che un bambino che ha ancora entrambi i genitori biologici al mondo abbia bisogno di adozione): ma non può essere nemmeno questo, visto che né la legge canonica né, per ora, quella italiana permettono l'adozione di un bambino da parte di due uomini. Dunque, ammesso che si parli di loro, a che titolo il signor Vendola e il signor Testa hanno fatto questo percorso di preparazione?

Ed ancora:

Il vescovo aggiunge a questo l'immancabile riferimento a Papa Francesco, senza per altro precisare dove e quando il Pontefice abbia detto che due persone dello stesso sesso siano genitori, e che la Chiesa li possa considerare garanti dell'educazione cristiana di un bambino.

Insomma, la Chiesa sbaglia perché non discrimina a sufficienza e non sparge morte come gli adepti di Cascioli. Il tutto con aggressioni verbali a danno di un bambino che per diritto costituzionale meriterebbe la protezione della Repubblica dinnanzi d attacchi così vili e meschini.

Ma il peggio giunge nella sezione che La Nuova Bussola Quotidiana intitola "Alcune precisazioni". Dicono che:

Quando nelle formule che il sacerdote pronuncia durante il rito di questo sacramento, più volte, ci si riferisce ai "genitori" in questo caso chi rispondeva? I già citati signori Vendola e Testa? Questo sarebbe gravissimo e fuorviante! Significherebbe che durante un'azione liturgica della Chiesa si riconosce esplicitamente che due persone dello stesso sesso sono genitori e costituiscono una famiglia; e dato che lex orandi est lex credendi, cioè che la liturgia della Chiesa esprime e condiziona la sua fede, compiere un atto del genere significherebbe mettere una bomba nel fondamento di tutta la morale cattolica.Il secondo interrogativo riguarda il futuro del bambino, e anche questo lo abbiamo già accennato: che speranza realistica ci può essere che il piccolo Tobia venga davvero cresciuto da cristiano? Possiamo sperare, tutti noi ma soprattutto chi si è assunto le responsabilità del caso, che le persone che circondano questo bambino lo educhino a comprendere la bellezza, il valore, la verità assoluta di tutto, tutto, ciò che insegna la divina Rivelazione e che si compendia nel Catechismo della Chiesa Cattolica, nella fede e nella morale? Come si vede, la questione va ben al di là del fatto singolo, se non come apripista di un problema che si può facilmente prevedere diventerà sempre più grande.

E su questo possiamo rassicurare la redazione di cascioli. la possibilità che quella gente possano educare in maniera cristiana i loro figli dopo che passano le loro giornate a bestemmiare Dio per convenienza politica è un fatto da escludersi: Cascioli e la sua gente non sono cristiani anche se si adoperano per fingersi tali. Eppure nessuno di noi arriva al libello di insultare i loro figli sono perché i loro genitori compiono atti malvagi e dedicano la loro vita alla promozione dell'intolleranza.
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