L'integralismo cattolico rivendica il suo "diritto" al totalitarismo


C'è da provare i brividi dinnanzi alle nuove rivendicazioni dell'integralismo cattolico. Ospite della Camera dei Deputati ed introdotti con la raccomandazione del cardinale segretario di stato vaticano, Pietro Parolin, il gruppo guidato da Massimo Gandilfini ha illustrato la sua visione di un nuovo nazismo basato sulla supremazia di alcuni gruppi sociali su altri.
Il il rappresentante dei farmacisti "cattolici" si è lamentato che a loro non viene garantita la possibilità di negare farmaci alle persone a loro sgradite. Il rappresentante dei medici "cattolici" si lagnava di non poter imporre le sue scelte ai pazienti, possibilmente infliggendo loro inutili sofferenze nel nome di un Dio che loro sostengono si nutra di sadico piacere nel veder negare tregua al dolore dei moribondi. I rappresentanti dei sindaci "cattolici" lamentava l'impossibilità di rifiutare i diritti costituzionali di chi è vittima del loro pregiudizio. Insomma, una voce unanime di gente che vuole negare la libertà individuale altrui per imporre il loro volere al prossimo.
Eppure quando qualcuno chiede che sia contrastata la loro propaganda d'odio, loro rivendicano una totale "libertà di opinione" che garantirebbe loro il più totale diritto alla diffamazione. Se qualcuno chiede che ai ragazzi sia offerta una sana educazione, loro subito dicono che hanno un fantomatico "diritto di priorità educativa" che gli garantirebbe il pieno potere calpestare i diritti dei loro figli per indottrinarli a loro piacimento. E se il giglio è gay, spacciano per libertà di espressione" quelle torture psicologiche che hanno condotto alla morte troppi adolescenti.
Per farla breve, vogliono il diritto di uccidere e discriminate il prossimo, dicendosi convinti che loro abbiano diritti infiniti da poter usare contro persone a cui vogliono negare pari dignità. Perché chi dice di avere il "diritto" di negare i diritti altrui, per definizione è un uomo che nega il principio fondamentale della eguaglianza di tutti gli uomini. E gli aprono pure le porte della Camera.
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