Costanza Miriano difende Silvana De Mari: «Il suo dire che i gay sono malati di mente è una verità scientifica»


Un medico deve poter abusare del suo titolo accademico per spacciare come "scienza" il suo pregiudizio. Lo sostiene Costanza Miriano in una strenua difesa dell'ultra-cattolica Silvana de Mari, la donna che da giorni va in giro a dire che «l'omosessualità è un disturbo isterico» e che i gay sarebbero «uomini adulti che giocano a tirarsi le feci addosso». Sostenendo di non comprendere quale sia il problema nel lanciare insulti così disumani, la vaticanista Rai (pagata con denaro pubblico) scrive su Facebook:

Non so se trovare più irritante il fatto che Silvana De Mari sia stata bloccata su Facebook (in nome di cosa, di grazia?), o che Dagospia la definisca "l'esorcista del diavolo del sesso anale".
La dottoressa al contrario ha zittito Cruciani e Parenzo senza mai buttarla sul religioso, ha letteralmente rimbalzato Parenzo che la voleva far parlare del Papa, ha citato patologie, dati medici, infezioni e cose bruttissime (incontinenza delle feci, lacerazioni) che succedono quando le cose non si usano per il verso giusto.
E siccome dice la verità scientifica bisogna zittirla? Ribattete con dati medici, prego. E sbloccatela.

Insomma, chiede si possa ripetere quanto avvenuto sotto il nazismo, dive presunti "scuenzuati" manipolavano la verità al solo fine di giustificare inumane violenze a danno delle minoranze. Non a caso tute ke dichiaraziini della donna non collimano con la scuenza ufficiale, ma solo con il suo dichiarato obiettivo di appoggiare chi cita Dio per legittimare violenze contro i gay.
E se il presunto blocco su Facebook della ultra-integralista appare solo come una mossa pubblicitaria con cui la tizia invita gli integralisti a seguirla sul suo blog, resta assordante il silenzio delle istituzioni dinnanzi a diffamazioni che nulla hanno a che vedere con ul lecito diritto di parola.
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