Il fantasma dello 0,6 aleggia nel teatro Eliseo di Roma


Ormai è passato quasi un anno dall'ultimo Family Day che nelle intenzioni doveva fermare l'approvazione della legge Cirinnà (poi entrata comunque in vigore) e il Popolo della Famiglia (PDF) ha deciso di commemorare l'evento il 28 gennaio presso il teatro Eliseo di Roma.
Ci sono stati molto abbracci, sorrisi, e c'è stato anche quel senso di speranza e di festa che si prova quando le cose non vanno male, ma le cose (per loro) sono veramente così rosee?
Forse sarebbe meglio fare un riassunto degli episodi precedenti: Gandolfini (mr 2 milioni di persone al Family Day) ha scaricato Adnolfi & Co. per andare alla manifestazione del medesimo giorno della Meloni e di Salvini (che secondo me hanno scelto lo stesso giorno per danneggiare il PDF), Amato ha provato a ingraziarsi Bagnasco per avere il supporto della CEI senza però ottenere alcun risultato e la Putin mania ormai sta scemando lasciando spazzio ad altro.
Dopo tale resoconto una domanda sorge spontanea: c'è la faranno i nostri eroi ad avere le dimissioni in bianco del ministro Fedeli e a sconfiggere il Gender?
Solo il tempo lo potrà dire ma concentriamoci sull'iniziativa, intanto è da notare che il PDF (per sua stessa ammisione) ha chiamato molte persone da tutta Italia per fare numero, il che a me ricorda molto quegli stati che nei grandi conflitti, a causa di un esercito sotto organico, mandavano da un fronte all'altro gli stessi uomini così da far credere al nemico di avere forze numericamente superiori rispetto ai fatti.
I presenti sul palco erano tutti personaggi della elite integralista cattolico-Italiana (ma unicamente di sesso maschile perché viva la famiglia ma tu donna sposati, sii sottomessa e stai a casa a non rompere che così Costanza Miriano è contenta). Tra i volti più noti troviamo Gianfranco Amato, Mario Adinolfi e Nicola di Matteo.....ma Povia? Cosa è succeso? Come mai il noto cantautore (persona dotata di un buon fiuto per gli affari) non ha partecipato e di conseguenza legato il suo nome a doppio filo al progetto PDF? Chi, lo, sa?
Il convegno si è svolto in un modo molto classico fra filippiche contro: gli omosessuali e il loro stile di vita, la maternita surrogata (che in Italia non è legale), la Cirinnà (che ormai e legge) e le altre tematiche sbandierate dal PDF (alle quali si potrebbe dedicare la restante parte dell'articolo, ma ciò lo renderebbe eccesivamente lungo).
È opinione dell'autore dell'articolo che quello che nelle intenzioni doveva essere il lancio di una "forza politica autonoma" si sia rivelato invece una disfatta, basti pensare che solo un anno fa i cattobigotti erano riusciti a riempire semi decentemente il Circo Massimo (non erano di sicuro 2 milioni di persone, ma forse 100/150 mila si) mentre, un anno dopo, in questa occasione, se non avessero portato gente da tutta Italia (come precedentemente dichiarato), sono certo non sarebbero riusciti nemmeno a riempire un teatro della capitale.
PS Come suggerisce la scritta in spagnolo nell'immagine forse Adinolfi dovrebbe provare ad aprire un partito in Spagna che almeno li i prefissi sono belli alti.

Marco S.
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