Arabia Saudita, la polizia uccide due persone per aver indossato vestiti femminili


Due transgender pakistani, di 26 e 35 anni, sono stati torturati a morte dalla polizia dell'Arabia Saudita. Le vittime erano parte delle 35 persone arrestate a Riyadh con l'accusa di aver indossato abiti femminili, un atto che in Arabia Saudita costituisce reato.
Secondo il pachistano Express Tribune, la polizia avrebbe organizzato un raid in abitazioni frequentatate da transgender che erano state tenute sotto osservazione già da tempo. Pare che 11 delle persone arrestate siano state rilasciate dietro il pagamento di 150 riyal multa (circa 38 euro) mentre 22 persone state trattenute dalle autorià.
«È disumano torturare degli esseri umani chiudendoli in sacchi per poi prenderli a bastonate», ha dichiarato l'attivista pachistano per i diritti civili Qamar Naseem. «Nessuno si è preoccupato di salvare le loro vite e pare che la vita di un transgender non sia ritenuta di alcun valore da nessuno, nemmeno dal nostro governo».
Indossare abiti femminili è ritenuto pericoloso anche in Pakistan, dove almeno tre persone sono state arrestate illegalmente e torturate lo scorso luglio perché non si potevano permettere di pagare la multa che gli era stata inflitta dalla polizia.
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