Danilo Leonardi, produttore Rai: «I gay con figli sono come criminali nazisti»


Danilo Leonardi, produttore esecutivo di "Correva l’anno" e sindacalista per l'associazione lavoratori programmi Rai, fece parlare di sé nel 2014 quando dichiarò che la stragrande maggioranza dei pedofili sarebbe stato gay. Da allora si è iscritto al partito di Mario Adinolfi e passa la sua vita a insultare e denigrare un'intera comunità nella sua convinzione che le sue erezioni dinnanzi ad una donna lo rendano un soggetto giuridico che merita maggiori diritti civili. Dal suo profilo si presenta con una maglietta con il simbolo della Pai affiancato a quello del partito di Adinolfi, così come si vanta di partecipare alle loro assemblee.
La sua ira è rivolta soprattutto alle associazioni di gay cristiani, dato che la sua convinzione è che il "cristianesimo" alla Adinolfi debba essere inteso come un club con selezione all'ingresso riservato esclusivamente agli eterosessuali.

Sulle sue pagine si alternano messaggi in cui sostiene che i cristiani gay vadano nelle dark room con i figli o si lancia in discorsi di dubbio gusto come iil suo asserire che «quando vedremo una benestante signora occidentale bianca, fare da portatrice e donatrice per "regalare" un figlio a una coppia di gay africani, neri e senza un soldo, allora e solo allora si potrebbe accennare all'ipotesi di una "Gpa altruistica". Fino ad allora, per favore risparmiateci le cazzate». peccato che la sua unica ossessione sia un attacco ai gay e non alle coppie etero che ricorrono alla gpa, motivo per cui ad essere essere descritte come donne povere di colore sono delle canadesi che hanno un tenore di vita decisamente maggiore al nostro.
Ovviamente esige anche che i bambini dei gay siano resi orfani nel suo nome e nel caso delle sentenze che hanno riconosciuto la trascrizione di un'adozione di un bambino in stato di abbandono adottato da una coppia gay in Inghilterra, lui spergiura: «io non sono un giurista ma una sentenza che aggiri in modo ideologico la legge vigente, individuando fattispecie quali "l'ordine pubblico internazionale", per autorizzare l'adozione omosessuale mi pare davvero inaccettabile. Qui l'interesse superiore del minore è totalmente subordinato al desiderio di stravolgere la nostra legislazione, ritenendo inevitabile che essa si "adegui" a quella di altri paesi. Un mix di cazzate, fra velleitarie affermazioni di non discriminazione, che calpesta le leggi vigenti e condanna "ope legis" un bambino a essere orfano di madre. Speriamo che il PM si opponga a questo orrore». Ed ancora, proponendo come verità rivelata l'odio di Mario Adinolfi, arriva a chiedere l'arresto dei magistrati che osano sentenziare contro il suo volere.

Lamentando come qualcuno abbia osato ribattere ai suoi continui attacchi contestualizzando la sua opinione all'interno di una propaganda di matrice adinolfiniana, Leonardi scrive: «Mi dicono che alcuni abili manipolatori LGBT (pure sedicenti "cristiani") stiano facendo girare questo screenshoot... E' bene sapere che dietro quella pagina "Cammini di speranza" ci sono personaggi (quelli del famoso: "la madre è un concetto antropologico") che non solo hanno fatto ricorso all'orrore dell'utero in affitto ma se ne vantano. E vorrebbero, oltre alle sentenze ideologiche di questi giorni, perfino la "benedizione" di Santa Romana Chiesa. Per quanto mi riguarda, il pensiero di costoro è pari a quello di un criminale nazista. Sono e sarò sempre orgoglioso di essere agli antipodi del loro punto di vista!».
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