Integralisti adibiscono un autobus alla propaganda d'odio. Cascioli loda l'iniziativa
Nell'ideologia promossa da Riccardo Cascioli si annidano due imbarazzanti falsità: il suo dirsi cristiano (forse giusto par assicurarsi impunità nel nome di una presunta "libertà religiosa" che lui teorizza debab essere ritenuta illimitata nel ledere la libertà altrui) e il suo credersi il metro di giudizio ultimo per criticare e condannare chiunque metta in dubbio la sua convinzione di essere l'emblema della perfezione "ariana". Se lui se sente maschio ed ha un'erezione guardano duna femmina, allora è Dio a dire che quello è l'unico modo giusto di essere. Ovvio, no?
Ed è così che lo troviamo pronto a difendere strenuamente azioni illegali commesse da personaggi violenti che intendono imporre discriminazione e morte nel nome del "cristianesimo". veri e propri sicari che abusano del nome di Dio per giustificare ogni loro più pruriginoso pregiudizio e ogni loro brama di sentirsi "migliori" per diritto di nascita. Ne è un esempio l'articolo con cui La Nuova Bussola Quotidiana ha santificato l'opera dell'organizzazione integralista destra Hazte Oir, ossia quella per cui lavora il suo amichetto Filippo Savarese (portavoce del gruppo di promozione d'odio denominato "La manif pour tous").
Sostenendo che l'identità di genere non debba mai e poi essere accettata o rispettata perché sgradita a chi vuole indottrinare i bambini al suo pensiero unico, è in una pagina adornata di crocefissi e madonne che affermano:
I lettori ricorderanno la storia dei manifesti comparsi in Spagna con scritto: “Ci sono bambini con la vagina e bambine col pene. E' così semplice". Era il risultato di una campagna promossa da un'associazione Lgbt volta a imporre l’attuazione della legge che a Madrid ordina l’ideologia di genere nelle scuole. In sostanza: se il bambino si sente femmina bisogna aiutarlo e viceversa.
A sostegno della legge, che nell’ultimo anno è stata oggetto di una fortissima protesta della Chiesa spagnola e del laicato organizzato si erano mossi tutti i rappresentanti del mondo lgbt. Il manifesto voleva proprio inserirsi in questo filone.
Se l'"ideologia di genere" non esiste, esiste una cultura della tolleranza che pare assai poco gradita a chi usa i rosari come bolas da scagliare contro chiunque chiede di poter vivere in santa pace la propria vita. E il cercare di sostenere che tutte le proteste della Chiesa siano giuste a priori significherebbe ritenere tali anche quelle in cui chiedevano che la Terra si considerasse piatta, che i mancini non dovessero usare "la mano del demonio" o quelle in cui si pretendeva di bruciare viva ogni donna avesse manifestato un libero pensiero.
Poste le premesse su quanto Dio odi i transessuali ed esalti gli integralisti perché gradisce chi giudica la pagliuzza nell'occhio del fratello senza preoccuparsi della trave che è nel proprio, l'articolo passa a sostenere che è necessario promuovere il pregiudizio. Con il solito vittimismo che questa gente sfrutta per imbonire i loro seguaci, affermano:
A contrastarlo, con la stessa moneta è il caso di dire, ci ha pensato la piattaforma Hazte Oir, che si occupa di lanciare campagne di raccolta firme per i temi sensibili. Piccolo inciso: è ispirata ai valori cattolici, così quando i giornali di Spagna si sono occupati del caso, è stata definita con disprezzo: ultracattolica. Ma a questo si è abituati.
Che cosa ha fatto HazteOir? Ha noleggiato un autobus e lo ha serigrafato con una scritta provocatoria, ma inequivocabile: “I bambini hanno il pene e le bambine la vagina. Non lasciarti ingannare”. Il dibattito in Spagna, democrazia tra le più evolute in Occidente, è arrivato a questo livello, questo passa il convento e non si può stare lì a fare i difficili. Così la piattaforma ha risposto pan per focaccia alla montante ideologia omosessualista che ai piedi dei Pirenei sta dettando l’agenda politica manifestando chiaramente i segnali dell’intolleranza.
Esatto, ora siamo arrivati al punto di sostenere che la vita di alcune persone sarebbe da intendersi come un atto di «intolleranza» verso chi non vuole possano esistere. Siamo dinnanzi al carnefice che si proclama vittima, con un vittimismo che viene cavalcato persino per lamentare l'esistenza di leggi o di gente cattiva che pretende che non basti proclamarsi integralista per essere esentato dal loro rispetto:
Ma gli attivisti non avevano fatto i conti con la legge. Che si è puntualmente presentata martedì tramite i solerti agenti della Polizia Municipale di Madrid, i quali hanno sequestrato il mezzo che stava percorrendo le avenidas principali della capitale. Un sequestro immediato perché la campagna è violenta e offensiva e - recita l’ordinanza municipale - può incitare all’odio.
Con quell'arroganza di cui solo certi sedicenti "cattolici" paiono capaci, si passa ad enunciare ogtni loro più perversa ideologia come un qualcosa di "ovvio". Evidentemente temono che i lettori possano farsi domande e preferiscono dire loro che quello è ciò che devono pensare:
Gli agenti ovviamente si sono mossi su ordine del procuratore generale della comunità madrilena, Jesús Caballero, che ha aperto un fascicolo e adesso indagherà sul reato di cui accusare i responsabili di Hazte Oir. Ovviamente il pubblico ministero si è mosso a sua volta su sollecitazione dell’avvocatura dello Stato di Madrid perché certe iniziative partono se lo decide la politica. E Madrid è governata da Cristina Cifuentes, guarda un po’ promotrice della legge che introduce contro la Lgbtfobia e il gender nelle scuole e che non a caso porta il suo nome.
E mentre il presidente di Hazte Oir parla di presunte minacce di morte che dice di aver ricevuto (sempre ammesso che non se le inventi come Adinolfi), il sito di Cascioli loda come l'uomo intenda violare ripetutamente la legge in altre città dello stato:
Il clima è questo. Arsuaga ha detto che nei prossimi giorni l’autobus si sposterà a Valencia, Barcelona, Zaragoza, Pamplona, San Sebastián, Bilbao y Victoria e che ha come obbiettivo quello di diffondere un libro che denuncia tutte le iniziative per insegnare a scuola le leggi di indottrinamento sessuale approvate già in diverse comunità autonome per imporre una palese violazione dela libertà di educazione e del diritto fondamentale dei genitori di educare i propri figli.
Si passa poi a sostenere che non ci sia alcuna differenza tra il rivendicare il proprio diritto alla vita o il cercare di negarlo pur di compiacere improprio pregiudizio. Una logica perversa che dovrebbe portarsici a sostenere che se esistono antifascisti, allora bisogna legittimare il fascismo. Se esiste chi arresta gli assassini, allora bisogna dare il diritto di uccidere.
La chiave di volta alla fine è sempre quella: promuovere l'idea che sia lecito poter sostenere che alcune persone non debbano poter vivere la propria vita perché altre si credono migliori e provano sadico piacere nel perseguitarle e danneggiarle per profitto.
Riempiendosi la bocca con parole come "verità", si passa a quel misto di vittimismo e sadismo che mira a indicare la discriminazione come la massima espressione del cristianesimo secondo Cascioli:
Ovviamente, ma questo il lettore l’avrà già capito, quando uscirono i manifesti sui maschietti con la vagina e viceversa, nessun procuratore generale si mosse per sanzionare le associazioni Lgbt né per rimuoverli dai crocicchi dove erano stati affissi. Si dirà che in questo caso è parsa al magistrato una violazione di una legge. Appunto. Una scritta che ribadisce una verità che non è cattolica né buddista, ma biologica e scientifica. Ma che la legge ha deciso non essere più valida.
Al solito siamo dinnanzi a chi vorrebbe decidere la natura, imponendole e attribuendole i suoi diktat nella più totale negazione della verità. Perché sarà pur vero che sino a qualche tempo fa non era possibile ricorrere ad operazioni chirurgiche per modificare i tratti fisici delle persone ma è altrettanto vero che i transessuali esistono dalla notte dei tempi. Negare la verità e la realtà delle cose non basta per sostenere di aver ragione, tant'è che il gruppo integralista sente il bisogno di sostenere che i loro lettori devono ritenere ovvia qualunque "verità" loro abbiano creato per negare l'opera di Dio:
La legge è superiore alla scienza biologica. E’ come occupare uno spazio pubblicitario e scrivere: “Le foglie cadono in Autunno” o “a 100 gradi l’acqua bolle”. Allo stesso modo scrivere che “i maschietti hanno il pene e le femminucce la vagina” può essere considerato un reato? Si può incorrere in reati per fare pubblicità alle leggi di natura? Da ieri sì. E come si chiama quel sistema dove diventa reato dire che 2 + 2 fa quattro se c’è una legge che lo vieta? Regime, signora maestra? No, ora si chiama democrazia.
Insomma, anni ed anni di materiale propagandistico contro i movimenti lgbt e pare che Cascioli non abbia ancora capito che cosa sta condannando. Perché il dato biologico è il sesso di nascita, non l'identità di genere. Voler imporre il proprio pensiero non significa dire che due più due fa quattro, significa sostenere che se ci sono tre mele e due arance e Cascioli dice che bisogna considerarle come quattro angurie, chiunque osi contestare il suo pensiero debba essere accusato di lesa maestà.