Il presunto "gay" di Latina: «Non esiste un etero pride, perché dovrebbe esistere il gay pride?»


Non sappiamo chi sia Ferdinando Tripodi, ma sappiamo che dalle pagine di News 24 si propone come un gay che odia i pride perché dice che non Italia non esisterebbe alcuna omofobia e assicura che i pride sarebbero offensivi verso i bambini. Pare una barzelletta, ma è quanto leggiamo:

“Siamo nel 2017, tra poco andiamo su Marte. Non si muore più di infezione e molti tipi di tumori sono se non debellati almeno contenuti. La scienza ha fatto passi da gigante e la tecnologia ci permette di parlare gratis con persone che vivono a migliaia di km di distanza.
Eppure, esiste e resiste ancora chi organizza un un parata del tutto inutile: il Gay Pride!
Penserete che, essendo io stesso gay, sia a favore di questa manifestazione.

Invece no sono estremamente contrario al pride!!!
E’ la forma ad infastidirmi!
Basti pensare che spesso e volentieri durante questa marcia circense non mancano gestualità volgari, anche davanti a molti bambini.
Il gay pride rende diversi coloro che dicono e pretendono di non essere considerati tali. (Non esiste un etero pride, perchè dovrebbe esistere il gay pride?)

Non serve più tutto questo circo, anzi tutto ciò ha l’effetto contrario.
E’ una manifestazione che non sconvolge più nessuno e che oramai sembra solo una carnevalata tendente al volgare.
E credetemi: è davvero un peccato.
Anche perché, ad oggi non credo ci sia un reale e concreto pericolo omofobo in Italia, salvo qualche paesino di provincia non ancora totalmente “occidentalizzato”, e non parlo di Latina, Città in cui vivo.
Manifestazioni come il gay-pride legittimano il caos. Da un lato gli ebeti iper-puristi della sessualità religiosa (da non confondere questi con chi difende pacatamente la “famiglia tradizionale”), dall’altro coloro che gridano all’omofobia ad ogni graffio subito da un omosessuale. La scazzottata, se accertati i fini non sessisti, rimane una scazzottata senza fini discriminatori; aldilà dell’orientamento sessuale di colui che mi ha tagliato la strada!
Senza la necessità di forzare il collegamento “sberla-discriminazione” se il nesso realmente non c’è!
Al gay pride di Latina, io gay non ci sarò, semplicemente perchè non ho nulla da confermare o rivelare a nessuno, e sopratutto perchè io non sono DIVERSO e quindi perchè marciari con chi evidentemente pensa di esserlo diverso?
Tiziano Ferro, promotore dell’iniziativa ha dichiarato: “è importante stanare l’odio e la paura nelle province”. A lui vorrei dire che Latina e la nostra Provincia non è certo un covo di omofobi o di persone che discriminano. Evidentemente ha una percezione legata alla realtà di parecchi anni fa, probabilmente per la sua lunghissima permanenza all’Estero”.
Io il 24 giugno al gay pride di Latina non ci sarò, e come me tantissimi altri gay.
Ci sono diversi tipi di libertà e ci sono parecchi equivoci in proposito. Il genere più importante di libertà è di essere ciò che si è davvero, tutti i giorni, senza il bisogno di sbandierare la propria diversità”.

L'impressione è che l'autore di quella bizzarra lettera voglia alterare le dichiarazioni di Ferro, negando che l'omofobia esista e che l'omofobia sia intollerabile in numerose province. Il ricorso al campanilismo contro la verità pare surreale, come surreale è come quel presunto gay parli di "famiglia tradizionale" nel riproporre slogan coniati dal fondamentalismo.
Curioso è anche il suo sostenere che i gay non sarebbero "diversi" salvo poi accusarli di voler "sbandierare la propria diversità" a fronte di una manifestazione che rivendica semplicemente il diritto alle differenze: che si tratti di essere gay o etero al pari di come si può essere mancini e destrosi.
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