C'è Paolo Deotto di Riscossa Cristiana dietro le veglie di preghiera contro i gay?


Ancora una volta l'estrema destra neofascista torna a stuprare il nome di un qualche santo per tramutare la preghiera in un'arma di offesa. Si prega contro qualcuno, si usa Dio per offendere e per ledere la dignità, magari sperando che poi basterà piagnucolare e citare a casaccio la "libertà religiosa" come scusa ad un atto violento che non ha eguali. La tradizione è stata inaugurata con le vergognose veglie contro il riconoscimento dei diritti civili dei gay organizzate da Amato e Adinolfi, conclusasi con un dato di fatto a loro svantaggio: o Dio non li ascolta o Dio non è per nulla contrario all'amore tra due uomini che si amano. Sarà forse per evitare un nuovo autogol che ora le veglie si basano sul pregare Dio e scusarsi se altri esistono.

Attraverso un surreale comunicato, è un tale "Comitato Beata Veronica da Binasco" ad aver organizzato una veglia di preghiera contro il gay pride sullo stile di quello avvenuto a Reggio Emilia. Affermano:

Nell’intento di riparare il pubblico scandalo e l’apologia dell’omosessualismo offerti dal PaviaPride, in programma per il 10 Giugno prossimo a Pavia, il Comitato “Beata Veronica da Binasco” intende invocare la protezione divina sulla città di Pavia e offrire alla Divina Maestà una congrua riparazione per i peccati che così gravemente offendono il Sacro Cuore di Gesù e il Cuore dell’Immacolata Sua Madre. Le modalità concretamente proposte sono le seguenti: Appuntamento per le ore 10.30 di sabato 10 giugno presso la Cattedrale di Pavia dove offriremo personalmente in riparazione la recita del S. Rosario e la partecipazione alla successiva Santa Messa. Al termine reciteremo l’Atto di Riparazione al SS. Cuore di Gesù composto dal Santo Padre Pio XI e allegato all’enciclica “Miserentissimus Redemptor”

Come nel caso di Reggio Emilia, anche a Pavia la Curia si è affrettata a precisare di non saperne nulla e di non aver mai concesso l'uso della cattedrale per una simile manifestazione blasfema. E come n el caso di Reggio Emilia, anche qui si è registrata una partecipazione irrisoria da parte di un manipolo di esponenti dell'ultra destra.
Un evento simile è stato preannunciato anche a Varese il prossimo sabato, organizzato da un gruppo chiuso di Facebook in cui figura la presenza di vari personaggi legati al patito di Mario Adinolfi e di Maria Rachele Ruiu della Manif pour tos.

Dalle pagine di Riscossa Cristiana si apprende anche che a quelle veglie prende parte un gruppo denominato "Lega cattolica per la preghiera di riparazione", ossia un gruppo integralista fondato da Paolo Deotto legato che risulta legato proprio a Riscossa Cristiana. In altre parole, dietro a quelle forme di preghiera dell'odio ci sarebbero sempre gli stessi nomi in quel gioco di specchi in cui le azioni di un singolo integralista vengono spacciate come un qualcosa di condiviso da "gruppi spontanei" di presunti credenti che casualmente la penserebbero come loro.
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