I seguaci di Belpietro: «Hitler doveva bruciare tutti i rom. Bene anche lo sterminio degli ebrei, dopo la sua accurata pulizia stiamo meglio»


Tutte le sere, nella fascia oraria di maggior ascolto, Maurizio Belpietro conduce su Retequattro un programma che si basa sul cinico uso di poveri, malati e persone in gravi difficoltà per suscitare odio verso lo straniero. Ogni singolo giorno dell'anno Maurizio Belpietro punta il suo dito contro l'immigrato, indicandolo come la causa di ogni male, un male da epurare, in un evidente tentativo di fomentare una guerra fra poveri che devi la protesta sociale in direzione di un falso nemico. Il tutto a beneficio dei commercianti dell'odio e di tutti quei politici che per vent'anni ha devastato l'Italia ed ora vorrebbe poter tornare a fare business promettendo la persecuzione di ogni minoranza.
Dato che dall'odio non può scaturire odio, non c'è da stupirsi come tra i seguaci della trasmissione ci sia anche chi inneggia ad Hitler e ai campi di sterminio. Ad esempio è su Twitter che una donna ha pubblicato un servizio di Belpietro dal titolo «Zingaro ubriaco uccide quattro ragazzi: è già libero». Una notizia che andrebbe valutata sulla base dei fatti, ma che su Retequattro viene presentata in una chiave di condanna in cui le persone vengono etichettate per razza quasi fossimo nella Germania razzista.
Il messaggio della donna ha immediatamente trovato il favore di un suo amico, pronto a scrivere: «Penso che Hitler non doveva bruciare ebrei nei campi di concentramento ma tutti i rom...con la benzina...saremmo stati più tranquilli adesso».
A quel punto nella conversazione si reinserisce la donna, pronta a scrivere: «Fabrizio, anche gli ebrei hanno le loro colpe, non proseguo che è meglio». Ed è in risposta a quel messaggio che l'uomo replica: «Hai ragione Valentina ma il mio twett era in risposta all'articolo... ovvio che dopo l'accurata pulizia dello zio Adolf stiamo meglio».

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